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Memorie di un ciabattino
Anonima TeatriRegia: Aleksandros Memetaj - Yoris Petrillo
Drammaturgia: Aleksandros Memetaj
Attori: Beatrice Fedi
Trailer: Link
Anno: 2022
Adatto a: per tutti
Generi: Prosa, Teatro-danza
Roma 49 a.C.
Cesare passa il Rubicone, deciso ad entrare a Roma con l’esercito. I senatori scappano dalla capitale, tra questi vi è Catone l’Uticense che si rifugia prima in Sicilia e poi in Numidia (attuale Africa Nord-Ovest).
Assieme al politico stoico scappa con lui anche Donato, abile ciabattino e servo fidato di Catone, costretto a lasciare a Roma il figlio di 7 anni, Giulio.
Roma 44 a.C. La capitale è in subbuglio. Bruto e Cassio stanno organizzando la congiura ai danni di Cesare, il quale ha appena rifiutato per la terza volta la corona offertagli dal generale Antonio. Giulio è cresciuto, come servo nella famiglia di Bruto (nipote adottivo di Catone), gli è stata data un’istruzione pari a quella degli uomini liberi, e ora sogna di entrare nell’esercito e combattere accanto a Cesare, diventare il suo braccio destro e seguirlo in giro per il mondo.
Ma Giulio non è portato per fare la guerra, è piccolo di statura, debole e la vista del sangue lo fa star male. Giulio passa quindi le sue giornate tra la scuola e il vecchio laboratorio del padre assieme al suo amico-cane Luppolo, in attesa che Bruto gli conceda la libertà.
È proprio dentro il vecchio laboratorio che passato e presente iniziano a chiamarsi, creando un filo che attraversa i campi di battaglia, gli intrecci politici, gli ideali degli uomini che guidavano la società dell’epoca, che lega le speranze di un padre e i sogni di un figlio.
Memorie di un ciabattino parla del legame inestirpabile che c’è tra un padre e un figlio, di quanto gli insegnamenti e l’amore di un genitore possano oltrepassare i limiti fisici dello spazio e del tempo.
Altri crediti: testo, regia e coreografia Aleksandros Memetaj e Yoris Petrillo
con Beatrice Fedi
scene Federico Biancalani
produzione Anonima Teatri/Twain Centro di Produzione Danza
in residenza Teatro Il Rivellino, Spazio Fani, Supercinema – Tuscania
con il contributo di MiC – Ministero della Cultura, Regione Lazio, Fondazione Carivit
Finalista POLLINEfest 2022
Produzione: Anonima Teatri - Twain Centro Produzione Danza
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“Anonima Teatri a.s.d.” nasce dall’incontro di Yoris Petrillo (danzatore e autore), Aleksandros Memetaj (attore, regista e autore), Vera Minestrella (organizzatrice di eventi culturali), Elena Ciciani (esperta di comunicazione) e Caroline Loiseau (danzatrice), ed è diretta da Petrillo e Memetaj.
L’associazione nasce nel 2020, e ha la sua sede operativa allo “Spazio Fani”, nel centro storico di Tuscania.
La compagnia viene fondata sull’intento di lavorare in una “zona di mezzo” del mondo dello spettacolo dal vivo: tra il teatro, la danza, il circo e la musica.
Poiché centrale è il lavoro dell’interprete, che deve avere una formazione multidisciplinare, che gli permetta di lavorare efficacemente in questa commistione di linguaggi, Petrillo e Memetaj sono impegnati da due anni in corsi di formazione per giovani danzatori e attori. L’attività di formazione, tesa anche allo “scouting” di giovani interpreti, risulta essere centrale in questa prima fase della compagnia.
La prima opera della compagnia è “GIULIO” (liberamente ispirato al “Giulio Cesare” di Shakespeare), spettacolo che racconta di un giovane ciabattino di nome Giulio vissuto nell’epoca tardo repubblicana, quando Cesare saliva le vette più alte della società romana prima di cadere rovinosamente.
L’associazione nasce nel 2020, e ha la sua sede operativa allo “Spazio Fani”, nel centro storico di Tuscania.
La compagnia viene fondata sull’intento di lavorare in una “zona di mezzo” del mondo dello spettacolo dal vivo: tra il teatro, la danza, il circo e la musica.
Poiché centrale è il lavoro dell’interprete, che deve avere una formazione multidisciplinare, che gli permetta di lavorare efficacemente in questa commistione di linguaggi, Petrillo e Memetaj sono impegnati da due anni in corsi di formazione per giovani danzatori e attori. L’attività di formazione, tesa anche allo “scouting” di giovani interpreti, risulta essere centrale in questa prima fase della compagnia.
La prima opera della compagnia è “GIULIO” (liberamente ispirato al “Giulio Cesare” di Shakespeare), spettacolo che racconta di un giovane ciabattino di nome Giulio vissuto nell’epoca tardo repubblicana, quando Cesare saliva le vette più alte della società romana prima di cadere rovinosamente.