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Orsòla e il pesciolino d'oro

ORTIKA
Regia: Alice Conti
Drammaturgia: Alice Conti e Chiara Zingariello
Attori: Alice Conti
Trailer: Link
Anno: 2022
Adatto a: per tutti


Generi: Teatroragazzi (5-99), Figura

Tags: migrazioni, vecchiaia, dialogo generazioni, favola, ricchezza

Alla fine della favola Il pesciolino d’oro di Puškin l’anziana moglie del pescatore, spinta da una febbre di accumulo illimitato di ricchezza, ha perso tutto. Ora Orsòla si prepara a pescare da sola, a sopravvivere a se stessa.
Cattura il pesciolino d’oro a cui vuole fare la pelle, lo sventra e vi trova un fagotto avvolto in una coperta termica, una bimba dalla pelle scura. La rianima, la scaccia come un insetto, infine la guarda in viso e la culla.
È la storia di una relazione – inaspettata e indesiderata – che le trasforma entrambe, un rapporto d’amore non convenzionale. Un contatto sconvolgente tra mondi lontanissimi, come possono essere esotiche e tuttavia familiari e intime le relazioni tra generazioni, come tra bisnonna e nipote.
Come tra vecchi e nuovi cittadini, autoctoni e migranti, pescatori e pesciolini d’oro.
L’incontro con l’Altro è sempre uno shock e un rispecchiamento.
Attraverso il linguaggio del teatro di figura e del teatro d'ombre, due marionette ibride a taglia umana e un’attrice cantano una storia contemporanea di solidarietà e convivenza. In un mondo che dondola e periodicamente crolla l’unica ricchezza è quella umana: siamo tutti sulla stessa barca.
Il tema degli indesiderati accomuna l'anziana signora e la bimba.
Lo spettacolo è incentrato sulla relazione con l'altro, il dialogo intergenerazionale ed interculturale, la cura.
È la storia di un arrivo di una bambina-pesce in un Paese lontano, di un lungo viaggio in mare, di una convivenza che si costruisce con difficoltà. Tiene insieme attraverso il linguaggio della fiaba una geografia di tempi e spazi diversi – dal Mississipi al Mediterraneo – e un'unica via di fuga: l'acqua. Attraverso la voce della bimba emergono così anche i canti di liberazione degli schiavi afroamericani.
“La vecchia seduta fuori, vicino al mastello rotto.” così si chiude la favola trascritta da Pushkin che ci ricorda come la ricchezza non dia la felicità e che per essere felici sia necessario scorgere la bellezza in ciò che ci circonda. Accontentarsi. Dare valore a quello che c'è, imparare a prendersene cura. Così l'accumulo famelico di ricchezze non ha minimamente avvicinato Orsòla alla felicità, ma dentro al pesce c'è un tesoro inaspettato. Ripiombata in miseria torna dove il marito ha lasciato i suoi attrezzi dopo averla abbandonata: sulla riva del mare azzurro della favola come un Mar Mediterraneo rotto. Immaginiamo l'anziana moglie del pescatore come una vecchia Europa depressa e abbruttita che non sa di essere fragile, che nella sua corsa all'opulenza ha scordato il valore delle relazioni umane. Nella sua solitudine Orsòla – nomen omen – non aveva mai parlato con un pesce; sulla sua riva i guardiapesca controllano tutto, i pesci si tengono in gabbia e senza licenza non si può circolare. Ma questa pesciolina non sta al posto suo, non si lascia mangiare, non si lascia confinare. Impone la sua presenza libera con la forza ineluttabile della giovinezza, della vita che si rinnova.

Altri crediti: uno spettacolo di ORTIKA
ideazione, regia, spazio scenico e marionette Alice Conti
drammaturgia Alice Conti e Chiara Zingariello
sguardo Valeria Sacco
disegno luci Alice Colla
disegno sonoro Dylan Alexander Lorimer
in scena Alice Conti

co-produzione Teatro della Caduta e Il Mutamento
con la complicità di Ferrara OFF e LabArca Milano

Finalista Scenario Infanzia 2020

Produzione: ORTIKA, Teatro della Caduta e il Mutamento

File scaricabili:
Orsòla.e.il.pesciolino.d.oro._.ORTIKA._.scheda.artistica..pdf

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ORTIKA è un gruppo teatrale nomade che nasce dalla collaborazione artistica e umana tra Alice Conti – ideatrice, regista e performer, Chiara Zingariello – scrittrice, Alice Colla – disegnatrice luce, Eleonora Duse – costumista. Con curiosità antropologica dal 2011 produce lavori teatrali e performativi che reinterpretano la contemporaneità in chiave fisica, visiva, musicale e tragicomica. A partire da testi della realtà ORTIKA opera una riscrittura che sia rivoluzione di senso, che sposti lo sguardo rendendo “quotidiano ciò che è esotico ed esotico ciò che è quotidiano”.

PREMI Nel 2014 con lo spettacolo “Chi ama brucia” ORTIKA vince bando Anteprima (PI), Festival Direction Under30 (RE) e Premio Giovani Realtà del Teatro - giuria giornalisti (UD); nel 2015 vince il bando Festival 20 30 (BO), nel 2017 è nella Selezione INBOX, vince il bando Teatro delle Differenze (BO) e Premio Sonia Bonacina (3° posto); nel 2018 è finalista Premio Istituto Cervi - Festival di Resistenza. Con il patrocinio di Amnesty International.
“Crediamo e cerchiamo di realizzare la possibilità che il teatro, come strumento di visione e reinterpretazione della realtà, sia una minuscola forma di rivoluzione.”

TEATROGRAFIA
"On Incompleteness of life" 2011; "Amy&Blake. Concerto per le ultime parole d'amore" 2012; "Chi ama brucia. Discorsi al limite della Frontiera" 2014 (vincitore Anteprima, Direction Under30, Premio Giovani Realtà del Teatro - giuria giornalisti; vincitore Festival 20 30 2015, Selezione INBOX 2017, vincitore bando Teatro delle Differenze e Premio Sonia Bonacina; finalista Premio Istituto Cervi - Festival di Resistenza 2018. Con il patrocinio di Amnesty International.); "ERINNI O del rimorso" 2016 (finalista Premio Giovani Realtà del Teatro 2015, finalista Direction Under30 2016); "Stratroia, storia di un Paese" 2018 (finalista Premio Giovani Realtà del Teatro 2017); “estinzione [our house is on fire]” in collaborazione con Carlo Massari (C&C) e la mezzosoprano Chiara Osella (semifinalista Scenario 2019); “La Foresta” con I Pesci (vincitore Premio Neiwiller 2020, selezione Strabismi Festival, selezione Risonanze Network, finalista Premio PimOff per il Teatro Contemporaneo e finalista Premio Anna Pancirolli 2020); "Orsola e il pesciolino d'oro" (finalista Scenario Infanzia 2020).

Alice Conti – ATTRICE, AUTRICE, PERFORMER E REGISTA
Ha una formazione ibrida, da subito nel suo percorso si mescolano parola, canto, movimento e scrittura di scena.
Si forma con il Balletto Civile di Michela Lucenti (2004 - 2008).
A Londra studia drammaturgia contemporanea alla Royal Academy of Dramatic Arts con Brian Stirner.
Alla Biennale di Venezia 2012 e 2013 è nel workshop di Declan Donnellan.
Studia e poi lavora con Emma Dante (“Carmen”), Valter Malosti (“Macbeth”), Civilleri/ Lo Sicco (“Educazione Fisica”).
Ha incontrato in momenti formativi più brevi anche il lavoro di Elena Bucci, Hannes Langholf (DV8 Londra), Michele Sinisi, Teatro Sotterraneo, Complicitè (Londra), Sandro Mabellini, Alessandro Sciarroni, Andrea Baracco, Menoventi, Motus, Imke McCutrie (canto sensibile), Silvia Gallerano, Ricci-Forte.
Nel 2012 si laurea in Antropologia culturale con una tesi di ricerca sul C.I.E.
E’ l’unica attrice italiana selezionata all'École des Maître 2013 diretta da Costanza Macras e lo spettacolo “1991. A science fiction about Central Asia” è presentato nei teatri nazionali di Italia, Portogallo, Belgio e Francia.
Lavora con Claudio Autelli (“Risveglio di primavera”, “L'Insonne” – vincitore INBOX 2015, “L'Inquilino” - vincitore Fringe Napoli 2015, “Ritratto di donna araba che guarda il mare” di Davide Carnevali vincitore Premio Riccione 2013, Premio Hystrio alla drammaturgia 2018).
Lavora inoltre con l'ensamble internazionale InsiemiIrreali di Pietro Marullo (“Nomade Romance” Theatre de Poche BX), con la compagnia di teatro di figura Zaches Teatro (“Pinocchio” finalista INBOX 2015), Taverna Est di Sarasole Notarbartolo (“V.A.S.”, “Danse des amantes”), VicoQuartoMazzini ("Sei personaggi"), Giulio Costa ("Boutique del Mistero"), Giuliano Scarpinato (“Ovid Hotel” finalista Premio Forever Young 2018), Davide Iodice ("La Luna" Premio ANCT 2019), Piccola Compagnia della Magnolia ("Poignes" di Pauline Peyrade testo vincitore Fabulamundi Playwriting Europe Beyond Borders 2019). Nel 2019 con Natacha Belova impara a costruire marionette a taglia umana.
Dal 2011 coordina il gruppo teatrale nomade ORTIKA di cui dirige e interpreta gli spettacoli. Durante la pandemia costruisce marionette ibride a taglia umana e lavora al primo progetto di figura della compagnia pensato per bambini dai 5 anni in su: "Orsòla e il pesciolino d'oro" finalista Scenario Infanzia 2020. E' fondatrice e direttrice artistica del gruppo teatrale nomade ORTIKA.
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