Cookie
Questo sito si serve dei cookie di Youtube, Vimeo e Bunny.net per la visualizzazione dei video. Se prosegui la navigazione acconsenti all'utilizzo dei cookie. Leggi la nostra informativa estesa sull’uso dei cookie. Chiudendo questo box ne accetti l'utilizzo.

Amy&Blake. Concerto per le ultime parole d'amore

ORTIKA
Regia: Alice Conti
Drammaturgia: Alice Conti e Chiara Zingariello
Attori: Alice Conti
Trailer: Link
Anno: 2012
Adatto a: per tutti


Generi: Prosa, Performance

Tags: Amy Winehouse, teatro-canzone, biografia, drammaturgia contemporanea

L'ultimo tragicomico concerto di un'icona planetaria dello sfascio e di un talento musicale ineguagliato. Amy a dispetto del suo ingombrante e scompigliato personaggio è autrice di tutti i testi delle sue canzoni, un racconto ironico e spietato delle sue disavventure troppo umane. Uno spettacolo musicale sulla dipendenza dedicato all'eroina contemporanea che - al posto nostro - ha vissuto tutto, ha amato troppo ed è bruciata in fretta.
Maybe I don't know what I'm doing, but I know what love is.
[ Amy Winehouse ]
Amy Winehouse è un simbolo, un'icona planetaria dello sfascio, un talento musicale ineguagliato. A dispetto del suo ingombrante scompigliato personaggio è autrice di tutti i testi delle sue canzoni, un racconto ironico e spietato delle sue disavventure molto, troppo umane.
Si dice che tanto più si alzano i suoi capelli, tanto più cresce la sua disperazione. Ma in fondo è anche una ragazza di 27 anni, ironica, intelligente, disperata. Una donna che ha vissuto fino in fondo, senza moderazione e misura ogni sentimento umano, ogni storia incontrata. Un'assenza di misura che porta alla dipendenza e che ne fa simbolo – per contrasto - della mediocrità del presente di noi altri normali. La sua vicenda è un’acceleratore della vita e della morte dove tutto è assoluto, pieno, terribile. A 24 anni due dischi d'oro e 5 Grammy, milioni di dischi venduti è la persona che più ragazze nel Regno Unito vorrebbero essere. E smette di fare musica, inizia il declino.
Amy scrive e canta dell'amore, di ciò che le accade ogni giorno, nel modo più onesto, franco. Le persone sentono la vulnerabilità nella sua voce, si identificano con il sentimento universale che la colma e la distrugge, che le soffia dentro rendendola viva, un po' più viva di tutti gli altri. Come una moderna eroina che allo stesso tempo li solleva dalla responsabilità tragica di morire, o di vivere, essi stessi.
Il testo originale nasce da una ricerca documentaria lunga e diffusa sulla vita dell'artista, della donna, con un risultato del tutto anti-celebrativo, tragicomico, cinico. La pièce alterna momenti di parola detta, cantata e di azioni fisiche. La ricerca che la costruisce passa attraverso l'utilizzo del corpo intero, del suo movimento danzato, codificato, riprodotto e concreto, della citazione dal mondo, del racconto; una sovrapposizione di strati successivi e contraddittori, di immagini, di gesti, di canti, di parole. E' un processo che tenta di tenere tutti canali aperti insieme, come più semplicemente accade nella vita: stare ferma continuando a danzare, continuare a narrare stando in silenzio.
L'esperimento è stato portato in alcuni luoghi non-teatrali che un personaggio come Amy avrebbe potuto abitare, nel quale sarebbe facilmente potuta rimanere incastrata la sua anima inquieta: un cesso, un salotto abbandonato, il bancone di un bar. In questi luoghi la sua canzone continua a suonare anche se lei non c'è più.

Altri crediti: Ideazione e regia Alice Conti
Testo Chiara Zingariello
Sguardo ottuso Sabino Civilleri
Costumi Eleonora Duse
Disegno luce Alice Colla
in scena Alice Conti
musica dal vivo: Lorenzo Zanghielli / Davide Franchini / Nicola Boursier

uno spettacolo di ORTIKA
con la complicità di CAP10100 - Torino, TGA Teatro Garibaldi Aperto - Palermo

Produzione: ORTIKA

Per visualizzare il video integrale devi essere registrato come operatore o teatro e aver eseguito l'accesso.

Non è stata caricata nessuna recensione

Per visualizzare la scheda tecnica devi essere registrato come operatore o teatro e aver eseguito l'accesso.

ORTIKA è un gruppo teatrale nomade che nasce dalla collaborazione artistica e umana tra Alice Conti – ideatrice, regista e performer, Chiara Zingariello – scrittrice, Alice Colla – disegnatrice luce, Eleonora Duse – costumista. Con curiosità antropologica dal 2011 produce lavori teatrali e performativi che reinterpretano la contemporaneità in chiave fisica, visiva, musicale e tragicomica. A partire da testi della realtà ORTIKA opera una riscrittura che sia rivoluzione di senso, che sposti lo sguardo rendendo “quotidiano ciò che è esotico ed esotico ciò che è quotidiano”.

PREMI Nel 2014 con lo spettacolo “Chi ama brucia” ORTIKA vince bando Anteprima (PI), Festival Direction Under30 (RE) e Premio Giovani Realtà del Teatro - giuria giornalisti (UD); nel 2015 vince il bando Festival 20 30 (BO), nel 2017 è nella Selezione INBOX, vince il bando Teatro delle Differenze (BO) e Premio Sonia Bonacina (3° posto); nel 2018 è finalista Premio Istituto Cervi - Festival di Resistenza. Con il patrocinio di Amnesty International.
“Crediamo e cerchiamo di realizzare la possibilità che il teatro, come strumento di visione e reinterpretazione della realtà, sia una minuscola forma di rivoluzione.”

TEATROGRAFIA
"On Incompleteness of life" 2011; "Amy&Blake. Concerto per le ultime parole d'amore" 2012; "Chi ama brucia. Discorsi al limite della Frontiera" 2014 (vincitore Anteprima, Direction Under30, Premio Giovani Realtà del Teatro - giuria giornalisti; vincitore Festival 20 30 2015, Selezione INBOX 2017, vincitore bando Teatro delle Differenze e Premio Sonia Bonacina; finalista Premio Istituto Cervi - Festival di Resistenza 2018. Con il patrocinio di Amnesty International.); "ERINNI O del rimorso" 2016 (finalista Premio Giovani Realtà del Teatro 2015, finalista Direction Under30 2016); "Stratroia, storia di un Paese" 2018 (finalista Premio Giovani Realtà del Teatro 2017); “estinzione [our house is on fire]” in collaborazione con Carlo Massari (C&C) e la mezzosoprano Chiara Osella (semifinalista Scenario 2019); “La Foresta” con I Pesci (vincitore Premio Neiwiller 2020, selezione Strabismi Festival, selezione Risonanze Network, finalista Premio PimOff per il Teatro Contemporaneo e finalista Premio Anna Pancirolli 2020); "Orsola e il pesciolino d'oro" (finalista Scenario Infanzia 2020).

Alice Conti – ATTRICE, AUTRICE, PERFORMER E REGISTA
Ha una formazione ibrida, da subito nel suo percorso si mescolano parola, canto, movimento e scrittura di scena.
Si forma con il Balletto Civile di Michela Lucenti (2004 - 2008).
A Londra studia drammaturgia contemporanea alla Royal Academy of Dramatic Arts con Brian Stirner.
Alla Biennale di Venezia 2012 e 2013 è nel workshop di Declan Donnellan.
Studia e poi lavora con Emma Dante (“Carmen”), Valter Malosti (“Macbeth”), Civilleri/ Lo Sicco (“Educazione Fisica”).
Ha incontrato in momenti formativi più brevi anche il lavoro di Elena Bucci, Hannes Langholf (DV8 Londra), Michele Sinisi, Teatro Sotterraneo, Complicitè (Londra), Sandro Mabellini, Alessandro Sciarroni, Andrea Baracco, Menoventi, Motus, Imke McCutrie (canto sensibile), Silvia Gallerano, Ricci-Forte.
Nel 2012 si laurea in Antropologia culturale con una tesi di ricerca sul C.I.E.
E’ l’unica attrice italiana selezionata all'École des Maître 2013 diretta da Costanza Macras e lo spettacolo “1991. A science fiction about Central Asia” è presentato nei teatri nazionali di Italia, Portogallo, Belgio e Francia.
Lavora con Claudio Autelli (“Risveglio di primavera”, “L'Insonne” – vincitore INBOX 2015, “L'Inquilino” - vincitore Fringe Napoli 2015, “Ritratto di donna araba che guarda il mare” di Davide Carnevali vincitore Premio Riccione 2013, Premio Hystrio alla drammaturgia 2018).
Lavora inoltre con l'ensamble internazionale InsiemiIrreali di Pietro Marullo (“Nomade Romance” Theatre de Poche BX), con la compagnia di teatro di figura Zaches Teatro (“Pinocchio” finalista INBOX 2015), Taverna Est di Sarasole Notarbartolo (“V.A.S.”, “Danse des amantes”), VicoQuartoMazzini ("Sei personaggi"), Giulio Costa ("Boutique del Mistero"), Giuliano Scarpinato (“Ovid Hotel” finalista Premio Forever Young 2018), Davide Iodice ("La Luna" Premio ANCT 2019), Piccola Compagnia della Magnolia ("Poignes" di Pauline Peyrade testo vincitore Fabulamundi Playwriting Europe Beyond Borders 2019). Nel 2019 con Natacha Belova impara a costruire marionette a taglia umana.
Dal 2011 coordina il gruppo teatrale nomade ORTIKA di cui dirige e interpreta gli spettacoli. Durante la pandemia costruisce marionette ibride a taglia umana e lavora al primo progetto di figura della compagnia pensato per bambini dai 5 anni in su: "Orsòla e il pesciolino d'oro" finalista Scenario Infanzia 2020. E' fondatrice e direttrice artistica del gruppo teatrale nomade ORTIKA.
Condividi