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Vuoi tu

MARTA BULGHERINI
Regia: Collettivo Nonnaloca
Drammaturgia: Veronica Chirra
Attori: Marta Bulgherini, Irene Ciani, Camilla Tagliaferri
Anno: 2020


Generi: Prosa

Tags: vuoi tu

La genesi di Vuoi tu è da ricercare nell’osservazione della violenta libertà di parola; quella silenziosa, quella quotidiana, quella talmente e apparentemente inerente da non sembrare fuori luogo, quella talmente e apparentemente riconosciuta da non sembrare vuota. La parola libera di esprimere un parere, così, per compagnia, così, senza considerare ripercussioni. La parola in cui causa ed effetto sono un rapporto preso poco in considerazione.
Il Far West dell'elucubrazione, del giudizio forsennato e della calunnia sappiamo essere i Social Networks: luoghi di eterea perdizione, piattaforme inesistenti e allo stesso tempo vere come il carbonio, dove i più infimi istinti primordiali dell'uomo possono essere rigettati verso la comunità senza pericolo di conseguenze.
La parola, qui più che mai, assume il valore di conforto salvifico o di arma appagante che schiaccia con la sua impalpabilità vere vite umane, a seconda dell’umore.
In un regno privo di coerenza, il giudizio è il metro, il cardine del sistema di misurazione.
Gli esseri umani, virtualmente auto divinizzati (proprio perché il mondo -lì fuori- li mette troppo alle strette), sfogano l'ira funesta sul popolo o su un singolo, fagocitando e sputando fuori in pochi minuti quel che resta della dignità.
Pontificare, sermoneggiare, dottoreggiare... e poi avanti il prossimo!

C'è qualcosa di nuovo da passare al vaglio, qualcosa che, per i prossimi dieci secondi, avrà bisogno della nostra completa e preparatissima attenzione.

Vuoi tu nasce qui, nelle pieghe create dal giudizio sottile ed omicida.
Ci siamo chieste cosa succederebbe se due donne, Norma e Diana, incontrassero nel mondo reale una terza, Barbara, e si comportassero come se fossero su una piattaforma online. Interessandosi ai tristi dettagli della sua vita ma prendendosi la piena libertà di fraintendere, mettendosi nei suoi panni e spiegandole come si sarebbe dovuta comportare, in che modo si sarebbe potuto risolvere tutto, cosa si sarebbe potuto dire al posto suo.
Decise, crude, spietate, Norma e Diana in “Vuoi tu” partecipano al dolore di Barbara, la convincono ad aver sbagliato tutto, assicurandole di sapere chi è stato ad averle rovinato la vita.
La morte di un figlio non ha reso Barbara solo una disgraziata dell’umanità, e il suo abbandono del tetto coniugale non è stato per forza una scelta di coraggio. Le sue decisioni di madre ferita passano al vaglio del giudizio delle due sconosciute, in maniera talmente potente da farle credere che il marito non sia una vittima, ma un assassino, così come lei che, a sua volta, non deve essere una vittima ma un’assassina.
In “Vuoi tu” si perde l’emozione del pudore, va in scena l’amore isterico e la spettacolarizzazione del dolore.


Produzione: Collettivo Nonnaloca

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MARTA BULGHERINI Si diploma al Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma come attrice e in Economia Finanza e Diritto per la gestione di Impresa presso l'Università di Roma La Sapienza. La sua carriera spazia tra il teatro e l'audiovisivo. Ha recitato per Matteo Garrone in "DogMan", per Luca Miniero in "Sono Tornato", a fianco di Valerio Mastandrea in "Domani è un altro giorno". E' nel cast principale della serie "Più Forti del Destino" per la regia di Alexis Sweet e partecipa a "Luna Park" attualmente su Netflix. E' socia fondatrice del Collettivo Nonnaloca, collettivo al femminile di produzione teatrale, con il quale collabora assiduamente negli ultimi anni. Tra le produzioni del Collettivo si ricordino "Cerase", uno spettacolo teatrale in bicicletta sia per il pubblico che per la compagnia, e "Sospese" spettacolo sonoro che unisce lo spettacolo dal vivo ad una partitura musicale creata ad hoc per lo spettacolo che esplode il senso della drammaturgia. Per il teatro, collabora negli anni con il Festival Orestiadi di Gibellina, dove porta "Le Muse Orfane" di Michel Marc Bouchard per la regia di Vito Mancusi, e il Festival Flautissimo con il quale lavora costantemente sotto la direzione artistica di Stefano Cioffi. Generazione Pasolini è la sua prima drammaturgia e regia.
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