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Azzurra come la neve
Tecnologia FilosoficaRegia: Marco Amistadi
Drammaturgia: Marco Amistadi
Attori: Elena Valente Marco Amistadi
Trailer: Link
Anno: 2019
Generi: Teatroragazzi (6-13), Prosa, Figura
Tags: diversità; teatro musicale
Azzurra come la Neve è un racconto poetico di formazione e crescita, una storia su diversità e integrazione. “Azzurra” è il soprannome di una bambina nata in un remoto paese di montagna. La bimba impara a scrivere, disegnare e raccontare, ma è anche sognatrice e ribelle. Una ragazza dolce e avventurosa, come molte altre, con una particolarità: è nata con pelle chiarissima coperta da capelli e sopracciglia bianchi.
Ispirata lontanamente alla leggenda medievale di Azzurrina, la vicenda viene raccontata dalla stessa protagonista ormai adulta, in un alternarsi di presente e passato. Mezzi della narrazione sono i figurini dei personaggi, i fondali dei paesaggi dipinti e una casa delle bambole. Ripresi, ingranditi e proiettati su pannelli mobili, questi oggetti prendono vita. I pannelli, similmente a mattoncini giocattolo, si uniscono variamente nel corso dello spettacolo creando strutture multiformi. Ad aiutare la narrazione concorrono le numerose poesie scritte dalla protagonista, recitate o cantate. La musica è originale ed eseguita dal vivo da un solo interprete che si cimenta con pianoforte, oboe, un glockenspiel giocattolo e voce.
Per nascondere la chioma bianca e difenderla dai pregiudizi, la madre di Azzurra decide di tingerle i capelli nascondendone a tutti, persino al marito, la vera natura. Nel procedere della vicenda, Azzurra, di qualche anno più grande, sviluppa un rapporto conflittuale con il padre e, dopo una lite con quest'ultimo, fugge. Sta infuriando una tremenda tempesta e la ragazza viene ritrovata assiderata in mezzo alla bufera. A causa della neve, che ha lavato via la tinta, la chioma bianca viene rivelata. Nello stupore di tutti, Azzurra è accusata di essere una strega e viene imprigionata.
La bimba non si dà per vinta e fugge accompagnata da alcuni amici. Mentre discende le strade del paese, sognando di arrivare al mare e diventare pescatrice, incontra un uomo nascosto nell'ombra. Coperti dal buio i due parlano sinceramente ponderando sulle proprie azioni senza riconoscersi. Comprendendo di aver abbandonato i genitori, la bimba prende la decisione di tornare a casa. Lì scopre che l'uomo con cui aveva parlato era in realtà suo padre. Questi, in seguito alla riflessione affrontata inconsapevolmente con la figlia, ha scoperto di avere aspirazioni e sensibilità simili alla sue. Finalmente in grado di dialogare, i due prendono una decisione! Subito, senza aspettare, l'intera famiglia parte per il mare, dove Azzurra potrà smettere di nascondersi, essere sé stessa e fare la pescatrice.
Recensioni e interviste
“Il mondo della protagonista Azzurra è magistralmente interpretato dalla performer Elena Valente, mentre il multitasking Marco Amistadi si divide tra il canto, l’oboe, la tastiera, il glockenspiel giocattolo nello spazio dominato da una fantasiosa scenografia composta da sagome dipinte, figurini multicolor e sfondi fantastici”.
Loredana Carena per Periodico Daily
Altri crediti: Marco Amistadi musiche originali eseguite dal vivo
Simona Balma Mion immagini dipinte, figurini e sfondi con il sostegno di TAP e Regione Piemonte
Doriano Gusmeroli scenografie
Cristian Perria luci
Produzione Compagnia Tecnologia Filosofica, Unione Musicale, Rivoli Musica/ con il sostegno di TAP (Torino Arti Performative) e Regione Piemonte
Produzione: Unione Musicale Torino, Rivoli Musica, Tecnologia Filosofica
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TECNOLOGIA FILOSOFICA è una comunità di artisti che si muove tra ricerca e contaminazione interdisciplinare dei linguaggi ai confini tra la danza e il teatro con una speciale predilezione per il lavoro corporeo in una dimensione di teatro concepito come atto totale. L'esperienza della creatività è coltivata nei differenti percorsi d'autore proposti dagli artisti del collettivo rintracciabili nella sua caleidoscopica produzione, accomunata da un approccio poetico e sensibile. Esso lo si ritrova non solo nell'attività produttiva ma anche nell'intensa attività di formazione disseminata sul territorio con la realizzazione di interventi mirati alla coesione sociale, oltre che all'avvicinamento del pubblico alle pratiche del corpo e alle sue possibilità espressive. Il lavoro di Tecnologia Filosofica segnalato nel tempo attraverso premi e menzioni è stato diffuso anche all'estero, grazie alle collaborazioni produttive d'oltralpe con il Theatre Durance di Château Arnoux, alla partecipazione al Festival di Avignone per Les Hivernales, alle tournè e alle collaborazioni internazionali organizzate tra Belgio, Francia, Germania, Cuba, Brasile, Usa, Indonesia, Svizzera, Giappone, Cina, Sud Corea. Il gruppo opera stabilmente dal 2000 nella città di Torino; dal 2008 è riconosciuto ai sensi della legge 68 dalla Regione Piemonte dove è presente anche con l'organizzazione del festival Morenica attraverso cui promuove un'offerta culturale di qualità sul territorio canavesano. Partner della rete nazionale "Silence in the Dance Landscape" coordinata da Carovana Smi di Cagliari nell'ambito delle Azioni Trasversali Mibact (2015-17), il gruppo figura tra le realtà accolte in prima istanza dal FUS per il 2021 ed è tra le realtà artistiche selezionate dal bando TAP della città di Torino, a sostegno delle attività teatrali e coreutiche per il triennio 2021-2023. Tecnologia Filosofica esplora con la sua ricerca i temi della contemporaneità rivelando un impegno di messaggio e contenuti tradotti in scena con ironia e levità. Sul piano stilistico il gruppo esplora la linea di confine tra teatro e danza: il lavoro corporeo è al centro dell'indagine artistica e la commistione con altri linguaggi espressivi come musica, video, arti visive, rendono multidisciplinare la ricca produzione artistica, spaziando tra generi e pubblici. Vi sono comprese opere di Teatro Danza, lavori per il pubblico dell'Infanzia, Assoli, Corti di Danza, interventi di Danza Urbana, Performances, Installazioni, riti collettivi, Reading e teatro di narrazione.