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La Signora

BiTquartett
Regia: Francesca Zerilli e Gabriele Paupini
Drammaturgia: Adattamento da "La Visita della vecchia signora" di Freidrich Dürrenmatt
Attori: Marianna Arbia Silvio Impegnoso Riccardo Marotta Benedetta Rustici Luigi Testoni
Trailer: Link
Anno: 2015


Generi: Prosa

Tags: Signora, vendetta, BiTquartett, AttoriAutori

Nella dimenticata cittadina di Güllen i giorni scorrono, uno uguale all'altro: le fabbriche hanno smesso di funzionare, i negozi sono semivuoti, il futuro appare come una strada a senso unico verso la rovina. A smuovere le prospettive e gli animi arriva Claire Zachanassian, filantropa multimiliardaria, un tempo cittadina di Güllen, intenzionata a fare un'importante donazione alla città: la propria furia vendicatrice. Infatti l'allora Klara Wascher, costretta a lasciare il paese della sua gioventù in seguito a uno scandalo e una sentenza che l'avevano marchiata come puttana e spergiura, aveva giurato a se stessa che un giorno gliel'avrebbero pagata. E il conto che presenta l'implacabile Claire è piuttosto salato: sovversione delle leggi su cui si fonda la democrazia occidentale, trasformazione di bravi e onesti cittadini in carcerieri e torturatori, pubblica esposizione alla gogna del suo amore di un tempo, esecuzione di una condanna a morte; tutto questo rimanendo placidamente seduta sul terrazzo della sua camera d'albergo a fumare e bere whisky.
"La signora" si potrebbe definire un esperimento sociale: cosa succederebbe se prendessi un cittadino modello, amato e benvoluto da tutti, candido e immacolato, e improvvisamente svelassi pubblicamente le sue implicazioni in un processo ingiusto, la cui sentenza ha decretato la fine di un mondo idilliaco e di più d'una vita? E se poi guardassi in faccia la miseria e la povertà dei concittadini di quest'uomo e gli offrissi un miliardo per ucciderlo?
BiTquartett, affronta un classico della drammaturgia contemporanea, "La visita della vecchia signora" di Friedrich Dürrenmatt, mettendo mano al testo e facendone un inedito adattamento per cinque attori e nove personaggi. Scompaiono le figure al seguito della protagonista che diventa una sorta di vendicatrice solitaria; la figura del prete assume in se anche il ruolo di preside del liceo della città, concentrando in un unico personaggio potere spirituale e amore per la cultura; il poliziotto cambia sesso per permettere al potere di influenzare parimenti uomini e donne della cittadina. Il terzo atto viene quasi interamente destrutturato a beneficio di un concertato di voci che porta in primissimo piano il percorso del protagonista maschile.
BiTquartett, in questa avventura, punta tutto sul lavoro artigianale e autorale della compagnia: l'attore è lo strumento fondamentale per la trasmissione delle immagini e delle parole del testo, nonché degli ambienti sonori. Tutti gli accompagnamenti musicali sono direttamente prodotti dai corpi o dalle voci degli attori i quali, di volta in volta, ricreano i vari spazi; la stazione del treno, il bosco o la cattedrale della città.
Lo spazio viene disegnato da pochi elementi, luminosi e fisici, che nel tempo si deformano seguendo il progressivo disgregarsi del sistema dei valori di Güllen.

Altri crediti: Realizzato con il sostegno di:
SpinTimeLabs
Lisa Ferlazzo Natoli
Ex Lavanderia
Circolo Culturale Gianni Bosio
Rialto Occupato
Azioni Trasversali
Formazione/Promozione/Residenza Creativa a cura del Centro Internazionale la Cometa

Produzione: BiTquartett

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BiTquartett prende vita grazie alle energie di Francesca Zerilli, Marianna Arbia, Benedetta Rustici e Gabriele Paupini – tutti formatisi presso il Centro Internazionale La Cometa di Roma.

Fondato nel 2015, il collettivo ha prodotto diversi spettacoli, grazie all'appoggio di strutture come SpinTimeLabs, Rialto Roma, Teatro Studio Uno, Nuovo Cinema Palazzo, Residenze Resistenze - Centro Internazionale La Cometa.

Il primo lavoro è “L'Ora Difficile”, tratto da Den svåra stunden di Pär Lagerkvist, segue "La Signora", adattamento de "La visita della vecchia signora" di F. Durrenmatt, "Il sonno del mostro" adattamento dell'omonima graphic novel di Enki Bilal e "Yukonstyle" della canadese Sarah Berthiaume.
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