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I giusti
I PESCIRegia: Fiorenzo Madonna
Drammaturgia: Albert Camus
Attori: Mario De Masi Alessandro Gioia Fiorenzo Madonna Giulia Pica Antonio Stoccuto
Anno: 2024
Adatto a: per tutti
Generi: Prosa
Tags: camus, rivoluzione, rivolta, giusti, bomba
I giusti, scritto nel 1949, è l’ultimo dei testi teatrali composti da Camus. Ispirato a fatti realmente accaduti durante la prima rivoluzione russa del 1905, è la storia in cinque atti di una cellula di terroristi socialisti rivoluzionari che organizza un attentato al granduca, alto esponente dell’aristocrazia zarista. Si tratta di un gruppo di giovani che in nome del sogno di un mondo nuovo, più libero, più giusto, sono chiamati a diventare assassini. Essi si interrogano e si scontrano intorno a cosa possa essere considerato rivoluzionario, a quale sia il limite dell’esercizio della violenza, a quanto valga una vita umana. Ricercano la libertà e questa ricerca è per loro anche la ricerca di una felicità perduta o, forse, mai avuta. Uno di loro, Ivan, è designato a lanciare la bomba. Riuscirà a farlo solo al secondo colpo, dopo il fallimento del primo tentativo a causa di un piccolo, ma determinante imprevisto che blocca la sua coscienza: nella carrozza del granduca sono presenti i suoi nipoti. Che senso potrebbe avere quell’atto di rivolta a fronte della morte di due bambini? Rimandato e riorganizzato il piano, la bomba viene lanciata e Ivan arrestato. In prigione gli sarà chiesto in cambio della vita di tradire i suoi compagni. Rifiuterà e sarà giustiziato.
I protagonisti di questo testo sembrano essere posseduti da un’idea che dà un’enorme propulsione, un senso forte all’esistenza, ma che finisce per sopraffare la vita stessa. L’amore e la morte si intrecciano in questo racconto e l’amore soccombe all’idea, almeno a prima vista. Il personale è schiacciato dal politico come un fiore da un macigno. Rimane però l’impressione che la potenza del seme possa spaccare la roccia.
Le parole di Camus ci danno l’opportunità di studiare il concetto di rivolta, di come questo atto che devia l’ordine del tempo dia la possibilità, evadendo dal proprio destino, di creare una serie nuova di eventi, di circostanze, ma soprattutto un’estasi, un nuovo spazio di immaginazione e creazione di che cosa è umano.
Nutro da sempre una forte fascinazione per la scrittura di Camus e l’innamoramento per I giusti mi è sembrato una grande occasione di ricerca per una compagnia come la nostra, già rodata e affiatata, all’interno del quale ogni singolo attore è abituato ad affrontare il lavoro in maniera critica e autoriale.
Siamo partiti dall’idea di una messa in scena semplice, uno spazio pressoché vuoto, caratterizzato da pochissimi oggetti essenziali, in cui tutto il lavoro degli attori potesse concentrarsi e ruotare intorno alle tante domande che risuonano nelle parole di questi personaggi. Ci siamo imposti un forte rigore che provasse ad essere all’altezza non solo dello spessore del testo, ma che tenesse conto anche della reale esistenza degli uomini e delle donne a cui esso si ispira per provare a compiere attraverso l’atto teatrale anche un nostro personale ed intimo atto di rivolta che restituisca, pur nella tragedia, la gioia di vivere e di lottare.
Altri crediti: luci
Mattia Santangelo
costumi
Diana Magri
foto di locandina
Giuseppe Riccardi
Produzione: un progetto della compagnia I Pesci
in collaborazione con l’Asilo
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I PESCIBio CompagniaLa compagnia nasce a Napoli nel 2014 ed è composta da artisti con formazioni ed esperienze diverse, ma con una visione in comune: lo sviluppo di una forma scenica, un codice teatrale, che abbia al centro di ogni sperimentazione l’attore/performer in tutte le sue possibilità, sia espressive che autoriali, nella creazione di drammaturgie originali e nell’incontro con i classici.Lo spettacolo Pisci ‘e paranza (2015, regia e drammaturgia di Mario De Masi) – che vale alla compagnia la segnalazione speciale al Premio Scenario 2015 – costituisce la prima tappa dell’esperienza. La genesi di questo lavoro lascia affiorare le questioni che fondano il percorso di ricerca teatrale, le domande e gli obiettivi che ancora orientano e circoscrivono la pratica scenica del gruppo.Supernova (2019, regia e drammaturgia di Mario De Masi) – progetto vincitore del bando “ARTEFICI. Residenze creative FVG” e sostenuto dalla Scuola Elementare del Teatro – Conservatorio Popolare per le Arti della Scena – diretta da Davide Iodice – intende forzare ulteriormente i confini del campo d’indagine puntando verso la costruzione di una drammaturgia fisica e verbale creata interamente a partire dalle improvvisazioni degli attori nella contaminazione con il linguaggio della danza contemporanea.La foresta (regia e drammaturgia di Mario De Masi), creato in coproduzione con ORTIKA gtn, vede la compagnia finalista 2020 in due tra i più importanti premi nazionali under 35 per il teatro contemporaneo come il Premio PimOff e il premio Pancirolli e finalista In-Box 2021.Fra il 2020 e il 2021 la compagnia porta avanti un percorso di ricerca sulle opere di F. M. Dostoevskij nell’ambito del quale produce Notti bianche (adattamento del testo di Fiorenzo Madonna, musiche originali di Gian Marco Libeccio) e Memorie dal sottosuolo (regia di Fiorenzo Madonna, progetto vincitore del bando per residenze artistiche (H)earth, di Teatri Associati Napoli).Nel 2019 la compagnia è stata promotrice del laboratorio Scàveze, in collaborazione con Antigone Campania, rivolto alle detenute della Casa Circondariale femminile di Pozzuoli.Nel 2020 I Pesci ricevono il Premio Antonio Neiwiller assegnato da ARTEC Associazione Regionale Teatrale della Campania per La foresta, nel 2021 Il premio Leo de Berardinis under 35 del Teatro di Napoli per Caini (regia e drammaturgia di Mario De Masi).Negli ultimi anni la compagnia è stata ospite di numerosi tra i più interessanti teatri e festival in Italia.Tutti i progetti sono accolti e sostenuti dall’Asilo-ex asilo filangieri|Napoli.