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Spettri di Newton una storia umana della luce

Zahir associazione culturale
Regia: Manolo Muoio e Ernesto Orrico
Drammaturgia: Lorenzo Praticò
Attori: Ernesto Orrico - musiche originali eseguite dal vivo Massimo Garritano
Trailer: Link
Anno: 2024
Adatto a: per tutti


Generi: Prosa

Tags: newton, scienza, musica, narrazione, luce

Spettri è un racconto teatrale per voce, immagini e musica che ruota intorno alla figura di Isaac Newton e alla sua “scoperta filosofica straordinaria” che la luce è una miscela eterogenea di colori, una scoperta che ha condizionato oltre l’immaginabile la sua vita trascinandolo in un aspro confronto con la comunità scientifica del suo tempo.

Newton espone le sue nuove idee sulla natura della luce quando è ancora solo un giovane e poco conosciuto professore di Cambridge e lo fa in un articolo che viene pubblicato nel 1672 sulle Philosophical Transaction of the Royal Society, il primo della storia che contiene la parola “teoria” nel titolo. Contrariamente alle sue aspettative, però, questo lavoro diventa oggetto di numerose obiezioni, non tanto e non solo perché sovverte la visione comune che la luce sia semplice, pura e omogenea ma soprattutto a causa della strategia impiegata nel renderlo pubblico. La sua scelta di scrivere un saggio molto conciso per descrivere concetti complessi e tecniche sperimentali niente affatto semplici, lo costringerà inizialmente a chiarirne alcune parti e poi a riformulare la teoria nel suo complesso, litigando ferocemente coi contemporanei fino ad abbandonare addirittura il campo, “tirandosi fuori” dalla comunità dei filosofi naturali per dedicarsi all’alchimia e alla teologia.

Il percorso intellettuale e scientifico di Newton, il “geniale misantropo”, è però tutto dentro la nuova cultura della scoperta che nella seconda metà del XVII secolo comincia a cambiare il mondo, quando la scienza comincia ad aggredire la magia, il mito a essere insidiato dai “fatti”, la dottrina sostituita dalla “teoria”. È un mondo in cui non ci si può più sottrarre al confronto, spesso alla competizione, tra “pari” che, per essere gestita, ha bisogno di regole (e dunque di accademie e società) e di “rivendicazione di priorità” (e dunque della stampa che certifichi la paternità dei risultati).

Spettri narra di uomini che hanno battuto strade inesplorate facendosi forza con i loro talenti, capacità, desideri e manie e delle loro imprese, accidentate come solo può esserlo il cammino che porta alla conoscenza. Una storia paradigmatica, appassionante e ricca di eventi che offre numerose chiavi di interpretazione per decifrare il tempo presente, la nostra società dell’informazione. Spettri, attraverso la lente d’ingrandimento della narrazione teatrale, propone un dialogo poetico tra tempi storici lontani, rivolgendosi tanto alla comunità scientifica quanto ad un pubblico più ampio.

Altri crediti: consulenza storico - scientifica
Raffaele Agostino - Peppe Liberti
organizzazione e amministrazione
Alessandra Fucilla
luci e audio
Jacopo Andrea Caruso

Produzione: Zahir associazione culturale - Teatro Rossosimona - Dipartimento di Fisica Università della Calabria

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Zahir Associazione Culturale nasce su iniziativa di un gruppo di laureati dell’Università della Calabria. Si occupa di progettazione e organizzazione di eventi dello spettacolo. Propone e realizza, dal 2006, progetti artistici, culturali e formativi indirizzati alla ricerca e alla sperimentazione dei linguaggi. Realizza laboratori nelle scuole e in realtà di disagio ed emarginazione, avvalendosi della collaborazione di operatori culturali qualificati e di artisti nazionali ed internazionali (Maria Elena Garcia, Marika Massara, Oliviero Rossi, Andrea Masotti, Rolando Omar Benenzon; per i progetti teatrali: Antonio Viganò, Massimo Munaro, Davide Iodice, Armando Punzo). Dal 2011 sotto la guida del regista, autore e attore Ernesto Orrico, avvia la produzione di spettacoli teatrali, con un approccio fortemente indirizzato alla narrazione di storie e tematiche legate alla sud e alla Calabria. Sul modo di essere liberi - studio teatrale liberamente ispirato e dedicato alla poesia di Franco Costabile (2012), #neoeroina (2012), Sulle acque sui rovi – storia di San Francesco di Paola (2013), Speaking and looping (2013), Proviamoci ancora (2014) in coproduzione con Compagnia del precariato stabile, Jennu Brigannu. Storie di briganti calabresi (2015) e La mia idea. Memoria di Joe Zangara (2016). Nell’ultimo anno produce anche Se son rose…una storia che s-confina delicatamente per la regia di Teresa Bruno nato all’interno di MYART, un progetto che ha come scopo l’utilizzo del teatro in un processo di integrazione e interazione tra identità culturali e religiose diverse. Fanno parte del cast: ragazzi italiani, diversamente abili e ospiti degli SPRAR (Sistema Protezione Richiedenti Asilo e Rifugiati). Zahir fin dalla sua nascita produce reportage, cortometraggi e documentari tra i quali Della stessa sostanza dei sogni (2011) di Sandra Vizza, documentazione video dell'omonimo laboratorio tenuto da Davide Iodice; IV anno di attività del progetto ”Laboratorio di Teatro, Danza, Musica, Video” con gli utenti dei Centri di Salute Mentale della ASP di Cosenza, con il sostegno della Provincia di Cosenza; Cercando Mercuzio (2012) di Gianluca Bozzo ed Ernesto Orrico, documentario relativo a “Mercuzio non vuole morire” (produzione Carte Blanche/VolterraTeatro), laboratorio teatrale che il regista Armando Punzo ha parallelamente condotto con gli utenti dei centri di salute mentale dell'ASP di Cosenza e con un gruppo di attori (Piccolo Teatro Unical, 30 gennaio/7 febbraio 2012). Pinocchio perché (2013) di Gianluca Bozzo, documentario realizzato nell’ambito del progetto “Laboratorio di teatro, danza, musica e video”, rivolto agli utenti dei CSM dell’Azienda Sanitaria Provinciale di Cosenza. Arte Narura Cultura (2014) di Maria Furfaro, documentazione dell'omonimo laboratorio creativo realizzato con gli studenti delle scuole pubbliche del comune di Castrovillari (CS), nell’ambito del Piano di educazione ambientale 2013/2014 dell’Ente Parco Nazionale del Pollino.
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