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Nella pancia del lupo

Kuziba
Regia: Raffaella Giancipoli
Drammaturgia: Raffaella Giancipoli
Attori: Adriana Gallo
Anno: 2024
Adatto a: per tutti


Generi: Teatroragazzi (6-106)

Tags: cappuccetto rosso, lupo

C’era una volta una storia molto antica, tutti la conoscete: è la storia dell’attenta, attenta a te.
C'era una volta una cara ragazzina che cresceva ubbidiente e silenziosa.
C'era una volta una casa da cui partire, una casa chiusa come una cassaforte. Solo i cassetti, a volte,
restavano aperti.
E c'era una casa in cui arrivare, sotto tre grosse querce che per andarci bisognava attraversare un
bosco. Un bosco fatto di occhi, un milione di occhi e di fiori profumatissimi.
Nel bosco viveva un lupo, con una pancia grande come una casa.
Questa è una storia antica, la conoscete tutti no? E tutti sanno che le bambine a un certo punto
crescono e se ne vanno, scoprendo il proprio sentiero nel bosco.

Altri crediti: regia e drammaturgia Raffaella Giancipoli
macchinista Stefano Bruno Ricchiuti
scene e luci Bruno Soriato
paesaggio sonoro Roberto Cupertino
costumi Maria Martinese
video animazioni Maria Cavallo e Maria Cascella
aiuto scenografo Valentina Vecchio
amministrazione Beppe Strafella
comunicazione Mariablu Scaringella
assistente di produzione Livio Berardi


Produzione: da un’idea di Adriana Gallo
produzione Kuziba
coprodotta da Bottega degli apocrifi
sostegno di TRAC_Centro di residenza teatrale pugliese • sistemaGaribaldi • RegionePuglia • Ministero della cultura

File scaricabili:
Nucleo.artistico.Nella.pancia.del.lupo.pdf
Scheda.didattica.Nella.pancia.del.lupo.pdf

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Kuziba è un diavoletto che vive nelle crepe tra le rocce, nelle fenditure della terra. Nato dalla fantasia yiddish, si materializza nel 2011 dall’incontro di Annabella Tedone, Raffaella Giancipoli e Bruno Soriato. Da quando ha scoperto questo mondo sotterraneo, passa il tempo a fare teatro e si diverte a punzecchiare gli esseri umani. Si nutre delle vite altrui, dorme su giacigli di vecchie carabattole, è goloso di carta stampata. Quando dorme sogna un teatro vivo, fatto per le persone, con le persone, a distanza di braccio; un teatro che non conosce ancora, un teatro che non c’è!La nostra ricerca si fonda su Il teatro che non c'è , ovvero azioni teatrali partecipate ideate a partire dai luoghi e dalle persone che li abitano e caratterizzate dall'esperienza di residenza nel territorio attraverso laboratori aperti alla popolazione in cui cerchiamo di creare dei luoghi - fisici e interiori - dove sia possibile incontrare le persone in una dimensione specifica e non quotidiana, condensando in un tempo limitato la possibilità di indagare un tema. L’evento spettacolare è insieme festa, culmine e saluto. Il gioco del teatro ci offre la possibilità di far accadere il miracolo: trasfigurare il quotidiano e condividere con tutti uno spiraglio di immaginazione, piantando radici nel tempo futuro. All'interno del progetto Il teatro che non c'è la compagnia percorre diversi sentieri di ricerca: nel 2011 la compagnia realizza il primo esperimento de 'Il teatro ti sPiazza', provocazione festosa per piazze sorprese, che nasce come carovana teatrale in alcuni paesi della Murge pugliesi (progetto vincitore del Bando Principi Attivi 2010 della Regione Puglia). Nel 2012 avvia il progetto 'Il teatro ti sCarta', notti di fuoco per biblioteche incartate, grazie all’Officina teatrale rianimazione libri che ha portato alla realizzazione di “Fire Night”, azione teatrale partecipata nelle biblioteche e nelle librerie.Nel 2013 realizza 'Il teatro ti sPaglia', primo esperimento di teatro di paglia in Puglia in collaborazione con la Rete Nazionale dei Teatri di Paglia: un anfiteatro in periferia costruito con balle di paglia assieme alla gente nel quale hanno luogo laboratori manuali, spettacoli, incontri.Nel 2014 nasce 'Il teatro ti sBarca', che sulla scia dei progetti precedenti vede coinvolta la popolazione di paesi affacciati sul mare in laboratori che trasformano il porto nello scenario di una attesa. Nel 2015 prende forma 'Il teatro ti sFiora', incursioni selvatiche per giardini invisibili, un accadimento teatrale dedicato al rapporto col mondo vegetale per giardini, serre e orti botanici.Parallelamente alla ricerca sulle azioni teatrali partecipate, la compagnia si occupa della produzione di spettacoli: “Rita” (2009), regia di Raffaella Giancipoli - monologo sulla violenza di genere; “Vassilissa e la Babaracca” (2016), regia di Raffaella Giancipoli - teatro per l'infanzia e “L'estranea di casa” regia di Raffaella Giancipoli (in produzione, debutto previsto per la stagione 2017/18), monologo sull'esperienza delle badanti e degli orfani bianchi. I membri della compagnia svolgono da anni attività di formazione attraverso laboratori di teatro per ragazzi e per bambini, progetti di promozione alla lettura nelle scuole, nelle biblioteche e nelle librerie. Con la regista e pedagoga Rossana Farinati mette a punto l’intervento laboratoriale per scuole superiori Antigone. Attraverso il conflitto con il mito.La compagnia è composta da Annabella Tedone (classe 1983) attrice e responsabile dei percorsi di formazione teatrale per bambini e adolescenti; Bruno Soriato (classe 1984) attore, scenografo, responsabile tecnico e coordinatore del “Teatro che non c'è”; Raffaella Giancipoli (classe 1982) attrice, drammaturga e regista. Collaborano con noi: Tea Primiterra - light designer; Salvatore Magrone - videomaker; Iyas Jubeh - videomaker; Beatrice Mazzone – cartoon animator.
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