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PIETAS
Interno5Regia: Antonello Tudisco
Drammaturgia: Vincenzo Ambrosino - Domenico Ingenito
Attori: Gaetano Montecasino, Stefano Roveda, Gerardo Di Pietro, , Valeria Petroni, Lia Gusein Zade
Trailer: Link
Anno: 2023
Adatto a: per tutti
Generi: Danza
Tags: Danza, Pietas, Pasolini, Contemporaneo
SINOSSI
“Pietas” è la seconda tappa di un lavoro cominciato nel 2019 con lo spettacolo “Act of Mercy”. Tutti parte da una domanda “cosa accadrebbe se l’umanità smarrisse il sentimento di pietà”. Pietas è strutturato come una parabola frammentata, il motore dell'azione è il pianto misterioso di un bambino di cui i danzatori cercano istintivamente e inutilmente l'origine. La ricerca li porterà ad attraversare 3 stazioni dolorose che rappresentano altrettanti momenti di Pietà negata verso 3 personaggi: un madre malata terminale, un homeless massacrato di botte nell’indifferenza generale, il poeta Pier Paolo Pasolini massacrato in circostanze, a parere di molti, ancora oscure dopo molti anni. Lo spettacolo si ispira alla poetica di Pasolini ed in particolare a quella visione “miracolosa” e “religiosa” del mondo pur lontana da un’impostazione confessionale come il poeta stesso dichiara in una famosa intervista.
La parabola si conclude con un fatto inaspettato, uno spiraglio di luce un segno di speranza e di rigenerazione che per un attimo allontana i fantasmi del senso di colpa, ma forse solo per l’effimera durata di uno spettacolo.
Altri crediti: Disegno Luci Giuseppe Di Lorenzo
Scenografia Rosita Vallefuoco
Costumi Gina Oliva
Musiche Chiara Mallozzi
Coproduzione Le GRANIT Scène Nationale de Belfort
Residenze artistiche presso Teatro Area Nord di Napoli e La Cooperative SN di Belfort
Produzione: Interno5
File scaricabili:
Interno5..pietas.sinossi..pdf
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L'Associazione Interno 5 quest'anno compie 20 anni. È attiva a Napoli dal 2003, fondata da professionisti dell'organizzazione e giovani artisti. Negli anni ha affermato la propria identità attraverso l'organizzazione di corsi di perfe-zionamento e formazione nel settore delle arti della scena e l'ideazione e la produzione di spettacoli ed eventi legati alla danza, al teatro e alle arti per-formative. É strutturata come una squadra con una precisa distinzione delle competenze e dei ruoli che sono rimasti immutati dal 2003 ad oggi, ma che si sono sviluppati e perfezionati sul campo attraverso le numerose espe-rienze nell'organizzazione di festival, rassegne e gestione di spazi teatrali. L'identità di interno 5 si è accreditata ormai come punto di riferimento per la nuova drammaturgia e per la danza contemporanea e per aver svolto il ruolo di osservatorio rispetto alla nascita e allo sviluppo di nuove realtà del con-temporaneo. Tra le numerose attività Interno 5 ha organizzato negli anni i seguenti eventi : dal 2005 al 2010 dirige, produce e organizza a Napoli il "Festival Internazionale dell'Attore", incentrato su corsi di perfezionamento per attori e danzatori e dal 2006 al 2012 MoviImentale, rassegna di danza e video-art. Ha curato per il Napoli Teatro Festival Italia nel 2008 la produzione esecutiva di "Cosa deve fare Napoli per rimanere in equilibrio sopra un uovo" di Enrique Vargas e "Vedrai andrà tutto bene", performance dell'artista let-tone Monika Pormale; nel 2009 la programmazione degli incontri d’artista e l’organizzazione e produzione esecutiva di "E45 Napoli Fringe Festival" (tea-tro/danza/arti performative) che ha gestito fino al 2013. Nel 2010 e 2011 di-rige e organizza la XXXI e XXXII edizione del "Festival Internazionale di Mon-talcino" evento estivo interamente dedicato a corsi residenziali di perfezio-namento per attori e danzatori professionisti. Ha diretto, prodotto e realizza-to numerose rassegne di teatro e danza presso lo spazio START che dirige dal 2009 e che si è caratterizzato nel corso degli anni come spazio di ricerca e formazione per i giovani artisti. Distribuisce e coproduce alcune giovani compagnie indipendenti di teatro e danza. Nel 2012 è vincitrice del bando “Gli atelier territoriali” indetto dal Comune di Napoli e relativo a corsi di for-mazione di teatro e danza per adolescenti presso il Teatro San Ferdinando di Napoli. Per lo stesso progetto ottiene il sostegno economico della Fondazio-ne Banco di Napoli. Nel 2013 costituisce, insieme alla Fondazione Teatro di Napoli/PiccoloBelllini, Libera ScenaEnsamble/TeatroArea Nord, Le Pecore Ne-re/Theatre de Poche e al Teatro Elicantropo, la "Rete dei Piccoli Teatri Metro-politani", con la quale vince il progetto ministeriale "Teatri del Tempo Pre-sente" con lo spettacolo di danza di Interno 5 Nefes_respiro, coreografia e regia Antonello Tudisco. Nel 2014 coproduce, con il Teatro Stabile di Napoli, lo spettacolo "Mettersi nei panni degli altri/vestire gli ignudi", di Davide Iodi-ce, primo movimento di un lavoro su "Le sette opere di misericordia" di Ca-ravaggio. Nel 2014, in collaborazione con il Teatro Bellini di Napoli, ha ideato e diretto l'evento dal titolo “Turn Over – più spazio per crescere” dedicato al-la discussione e allo studio di nuove forme ed esperienze di produzione e distribuzione degli spettacoli ed al ricambio generazionale all'interno del si-stema teatrale italiano .Nel 2015 organizza in collaborazione con "Fondazione Città Nuova" e "Le ali di Dedalo" e con il sostegno della Regione Campania, il "FILE Festival Napoli", festival internazionale dei linguaggi elettronici. Dal 2015 ad oggi cura la Direzione Artistica e organizzativa del Teatro Area Nord di Napoli insieme a Libera Scena Ensemble e nello stesso anno diventa compagnia di danza riconosciuta dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali. Nel 2016 la produzione della compagnia Interno 5 danza “Across the border” è invitata dalla direzione artistica del Tanzmesse a rappresentare l’Italia del Sud. Nello stesso anno è invitata dall’associazione Next Level a dirigere il corso di avviamento alle arti della scena “Carreers in art” in collaborazione con Gallerie d’Italia e Intesa Sanpaolo. Tra le varie produzioni di giovani artisti “Vib – vibrations in body” di Orlando Izzo è finalista alla vetrina Anticorpi XL 2016 e “Trattato Semiserio di oculistica” di Orlando Izzo e Angelo Petracca, vincitore di DNAppunti coreografici 2016. Dal 2017 al 2020 collabora con la cooperativa sociale Dedalus attraverso corsi di teatro danza per minori senza accompagnamento e vittime di tratta. Nel 2019 coproduce con Teatri Asso-ciati di Napoli e Fondazione Campania dei Festival lo spettacolo "La Luna" di Davide Iodice e nello stesso anno in coproduzione con il Teatro Stabile della città di Napoli "Act of mercy" coreografia e regia Antonello Tudisco. Nel 2018 e 2019 organizza in collaborazione con Teatri Associati di Napoli e con il so-stegno dell'Assessorato alla cultura del Comune di Napoli "Stati di grazia e d'emergenza" festival delle periferie. Ad aprile 2020 collabora con Teatri As-sociati di Napoli alla realizzazione di "Anatomia dell'assenza", progetto di danza digitale realizzato durante il lockdown e presentato a maggio 2020 all'interno della manifestazione "Maggio dei monumenti" organizzata e pro-mossa dall'Assessorato alla Cultura del Comune di Napoli. Nel 2021 organizza in collaborazione con Teatri Associati di Napoli e con il sostegno dell'Asses-sorato alla Cultura del Comune di Napoli il progetto (H)earth - ecosystem of art and theatre. É al momento impegnata in nuove produzioni di danza i cui debutti sono in fase di definizione. Di seguito sottolineiamo le strategie di gestione in linea con gli obiettivi dell'agenda 2030 (pratiche in linea con gli obiettivi 1, 8 e 5). La compagnia Interno 5 fin dalla sua fondazione ha fatto del coinvolgimento della comunità e del territorio un punto cardine della sua attività creativa e di programmazione culturale. Gli spazi nei quali la compagnia agisce sono si-tuati infatti nella periferia Nord di Napoli e una sezione di lavoro è incentrata proprio sulla costruzione di performance negli spazi pubblici e aperti per in-centivare la riqualificazione degli spazi di periferia attraverso l'arte, incremen-tando cosi l'approccio ai linguaggi contemporanei con metodi inclusivi e che incentivano la partecipazione di pubblici delle fasce sociali più deboli sia per la facile accessibilità ai luoghi sia per la gratuità degli eventi. Negli ultimi anni la multidisciplinarità e quindi l'esigenza di impiegare un maggior numero di persone nei nostri spettacoli ha incrementato anche l'impatto sull'occupa-zione nel nostro territorio, poiché attraverso laboratori di formazione alle arti della scena inseriamo i giovani del quartiere all'interno dei nostri progetti ar-tistici con ruoli e mansioni artistiche e/o tecniche dando loro opportunità la-vorative e di crescita personale. Altro obbiettivo che perseguiamo è la parità di genere sia per quanto riguarda le persone impiegate all'interno della compagnia, si per le tematiche trattate negli spettacoli.