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Zio Vanja

Aftalina
Regia: Erica Argiolu
Drammaturgia: Anton Cechov
Attori: ISABELLA SACCHETTO - VERA PETROVNA ANDREA MADARO - IVÄN PETRÖVIC VOJNITSKIJ EMMA JACOMUZZI - SÔFIJA ALEKSANDROVNA (SONJA) MATTEO CHENNA - MICHAÏL LVÖVIC ÀSTROV ERICA ARGIOLU - ELÈNA ANDRÈEVNA LORENZO PANCALDI - ALEKSÄNDR VLADIMIROVIC SEREBRJAKÖV SUSANNA SANSEVERINO - MÀRIJA VASiLIEVNA VOJNITSKAJA MAURO SENSINI - ILDÀ ILIiC TELEGIN ANNA RAVERA - MARiNA
Trailer: Link
Anno: 2023
Adatto a: per tutti


Generi: Prosa

Tags: Immobilità, desideri, famiglia, spettri, temporale

lo comincio, gente. lo vi ho invitati per annunciarvi che arriverà uno spettacolo importante. Del resto, basta con gli scherzi. È una cosa seria, lo vi ho riuniti
per chiedervi aiuto e consiglio, e spero di ottenerli. lo sono un attore, sempre stato estraneo alla vita pratica. lo non posso fare a meno delle indicazioni
delle persone esperte e prego te, Zio Vanja, e voi tutti miei altri personaggi.. io sono giovane, precario e perciò ritengo tempestivo regolare i miei rapporti
patrimoniali per quanto riguarda il mio teatro. lo non penso a me stesso, ma ho una moglie giovane e una figlia da marito, e tanti collaboratori che vorrebbero vivere di questo lavoro un giorno. Per noi tutti, continuare a vivere così è impossibile. Noi non siamo fatti per lasciare il palco. Ma, con i mezzi che riceviamo da questa proprietà, anche vivere sul palco è impossibile. Quindi che fare? E allora io ho escogitato una misura del genere e ho l'onore di
proporla al vostro esame. Evitando i dettagli, io propongo di *** Del resto, di teatro mica si vive non è vero signora? O mi sbaglio? Ma allora, cosa potremmo fare per sopravvivere? Per far si che tra cento, duecento anni, quelli che vi vivranno dopo di noi, e per i quali noi adesso apriamo la strada, si ricordino di noi con una parola buona?

Liberamente tratto dal terzo atto, in compagnia di Čechov, in compagnia dei personaggi, degli attori, ma soprattutto di giovani disperati per il futuro.

Molto spesso viene detto “Cechov rende straordinario l’ordinario”. Ma il nostro obiettivo non è far passare questo messaggio. Perché qui si va oltre. Si tenta di tirare fuori lo straordinario che c’è in ognuno di noi, anche nelle azioni più piccole, anche in quelle più banali. Quindi non è una trasformazione in qualcosa di nuovo o di diverso, è un processo di scoperta di qualcosa che c’è sempre stato ma che nessuno ha mai visto.
In un’era in cui la cosa più importante sta diventando l’apparenza, l’estetica il bello e lo spettacolare, la mia paura è che l’uomo si dimentichi della sua vera natura e perda se stesso, proprio come è successo a Zio Vanja. Nella mia vita mi sono sentita tante volte come lui, in quest’ultimo periodo più che mai, perché, sempre come lui, ho riposto la fiducia nelle persone sbagliate, che hanno solo sfruttato il mio lavoro, che hanno tradito il mio impegno e la mia devozione per un fine comune. Ma al posto di sbagliare la mira con una pistola e mancare nel mio fine, io ho deciso di agire diversamente e in modo concreto, realizzando qualcosa di importante che possa cambiare anche, perché no, il corso della nostra vita.
Credo fortemente che questo spettacolo possa essere uno spettacolo di formazione. Per gli attori, per la regista e anche per il pubblico. Il tema centrale dell’incertezza e dello stallo permeano ancora nella nostra cultura e nelle nostre vite, e perciò ritengo che guardare con occhio esterno una vicenda in cui potersi rispecchiare aiuti ad individuare con più facilità possibili soluzioni.



Altri crediti: Erica Argiolu - regia e scene
Erica Müller - aiuto regia
Emma Jacomuzzi, Erica Argiolu - costumi
Matteo Chenna - light design
Riccardo Minuto, Matteo Chenna - sound design
Niccolò Di Molfetta - direttore di scena
Luca Penserino - elettricista
Riccardo Minuto - fonico

Produzione: Associazione Culturale Aftalina

File scaricabili:
Scheda.tecnica.Zio.Vanja.pdf

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Aftalina nasce nel 2014 come compagnia teatrale di giovani. Nel corso degli anni, abbiamo realizzato spettacoli teatrali presso la nostra sede e replicando su tutta la provincia di Torino. Dal 2019 siamo un’associazione culturale no-profit formata esclusivamente da giovani tra i 18 e i 25 anni. Gestiamo il Salone teatrale della parrocchia Gesù Buon Pastore a Torino, realizzando spettacoli di nostra produzione e ospitando la produzione di altre compagnie UNDER 30 in stagione.Crediamo fortemente in un network di compagnie di giovani che si sostengono a vicenda e si scambiano idee, risorse, mezzi e pubblico, unendo le forze per sopravvivere nel settore dello spettacolo dal vivo. Contiamo ad oggi 22 soci stabili e altrettanti collaboratori che partecipano alle nostre produzioni. Il nostro obiettivo è quello di portare sul nostro territorio una proposta culturale inclusiva soprattutto per le fasce giovani di popolazione, il più possibile variegata ed economicamente accessibile a chiunque.
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