Cookie
Questo sito si serve dei cookie di Youtube, Vimeo e Bunny.net per la visualizzazione dei video. Se prosegui la navigazione acconsenti all'utilizzo dei cookie. Leggi la nostra informativa estesa sull’uso dei cookie. Chiudendo questo box ne accetti l'utilizzo.

CUSPIDI

Labirion Officine Trasversali
Regia: Valerio Leoni
Drammaturgia: Valerio Leoni
Attori: Sofia Guidi, Sara Giannelli, Francesco Jacopo Provenzano
Trailer: Link
Anno: 2023
Adatto a: per tutti


Generi: Prosa, Performance

Tags: comunicazione, surrealismo, ricerca, sperimentazione, biennale

Un giorno normale.
Un Uomo fatto di Urla attraversa il suo presente una caduta alla volta.
Un Uomo fatto di Polvere trascina pezzi di sé camminando all’indietro.
Un Uomo fatto di Scatole pianifica la sua strategia per avanzare.
Tre finestre li stagliano sul fuori e sulle infinite possibilità che gli dona, contenuto dopo contenuto, lasciandoli immobili a guardare.
Nel frattempo degli Aggregatori affrontano la propria routine lavorativa tra appunti, algoritmi, gattini e tragedie.

Cuspidi si apre così: universo frammentato in cui convivono controllori e controllati, realtà ed immaginazione, vita e morte.
In un dispositivo scenico surreale la cui struttura è ispirata al mito della caverna di Platone e le cui dinamiche affondano le proprie radici nella realtà digitale che ci circonda, lo spettacolo, attraverso l'interazione diretta tra attori, proiezione e suono, e mediante un utilizzo non naturalistico del mezzo vocale e verbale, indaga l’inerzia dell’esistenza, l’incapacità di agire e di comunicare, il circuito dopaminergico realizzato attraverso gli schermi che accompagnano la nostra quotidianità informatica lasciandoci inariditi.
Una fotografia senza speranza, che procede inesorabile verso il baratro.
È per questo che il battito di questa drammaturgia parte dalla contezza che niente più di una catastrofe sia capace di destarci dal sonno dell’anima, e così parole di commiato si fanno prologo e la resurrezione diventa l’obiettivo conclusivo di un’esistenza, la sua realizzazione, in una danza sulle macerie di un mondo al suo termine, in cui solo l’algoritmo continua ad eseguire sé stesso, nella freddezza della sua operatività.

Sottrarsi alla vita, ritirarsi, nascondersi, scivolando nell’abisso luminoso dell’annullamento di sé e dell’altro.
Attraversare inerti un’esistenza costellata di credenze, in cui la cura del proprio Ego sembra l’unico accesso alla sopravvivenza: la fiera della vanità si è fatta fiera dell’altruismo, del buon pensiero, del risultato ed al contempo ghiandola che secerne sterile ed insidioso odio.
Cinquant’anni fa c’era la rabbia a salvare il futuro. Oggi, per dirla con Brecht, la nostra non è lunga abbastanza e la rassegnazione pervade lo sguardo e le azioni di molte e molti: rifugiarsi nella fantasia, farsi meccanismo invisibile e, nei casi più estremi, lasciare la vita sembrano le uniche strade possibili per cambiare le proprie sorti.
La strada verso il baratro, lastricata di buone intenzioni, si è fatta quindi cammino inesorabile: non c’è più spazio per slogan, messaggi motivazionali, elogi del fallimento, compassione e leggerezza, serve guardare dritta negli occhi la situazione drammatica nella quale viviamo, nonostante il mal di stomaco, nonostante la frattura che ci crea nell’anima.
Serve spaccarci per ricominciare.
Per credere. Per risorgere. Per riscoprire i pezzi di cui siamo fatti, e l’intero di cui siamo parte.
Per rendere ogni catastrofe, collettiva o personale, una meravigliosa opportunità.

Altri crediti: Cura drammaturgica e del movimento: Antonio Tagliarini
Costumi: Gianluca Sbicca
Scene: Federica De Tora
Disegno luci: Sander Loonen
Digital design: Boyd Branch
Visual art: Martina Carbone, Giulia Vietti
Composizione e disegno sonoro: Davide Umbrello
Assistente alla regia: Davide Ventura
Tutor del progetto: Stefano Ricci e Gianni Forte

Vincitore del Bando Biennale College Teatro Regia Under 35 (2022-2023)

Produzione: La Biennale di Venezia con il supporto di Labirion Officine Trasversali e Coventry University Faculty of Fine Arts and Humanities

File scaricabili:
Cuspidi,.di.Valerio.Leoni...Dossier.pdf

Per visualizzare il video integrale devi essere registrato come operatore o teatro e aver eseguito l'accesso.

Per visualizzare la scheda tecnica devi essere registrato come operatore o teatro e aver eseguito l'accesso.

Labirion Officine Trasversali è un Centro di Ricerca, Formazione e Produzione Teatrale fondato e diretto da Sofia Guidi (attrice, regista e formatrice) e Valerio Leoni (regista, drammaturgo e formatore). Il lavoro della compagnia residenziale del centro, composta dai due direttori e dai performer Sara Giannelli, Sharon Tomberli e Davide Ventura, si sviluppa lungo il confine tra teatro fisico e minimalista con incursioni nelle arti di strada e cogliendo le opportunità offerte dalle nuove tecnologie, soprattutto nel campo dell’arte visiva digitale. Le produzioni, i lavori di ricerca e i progetti formativi del centro sono stati ospitati da istituzioni e festival italiani e internazionali come La Biennale di Venezia, Grotowski Institute (PL), Voilà Europe Theatre Festival (UK), NTL Festival (DK), IPPT International Platform for Performer Training (EU), University of Kent (UK), University of East London (UK), Coventry University (UK), Eamt (EE), Estate Romana, In Altre Parole, ARTErie, StradArte, Opulentia Festival.Lo spettacolo “Cuspidi”, prodotto dalla Biennale di Venezia con il supporto esterno dell'Università di Coventry (UK) e diretto da Valerio Leoni, ha debuttato a Giugno 2023 nell'ambito del 51° Festival Internazionale del Teatro quale vincitore del bando "Biennale College Teatro Regia Under 35 (2022/2023)".Lo spettacolo “RUINS|Souvenirs”, diretto da Valerio Leoni, è stato presentato in anteprima presso il Teatr Laboratorium del Grotowski Institute di Wroclaw (PL) con il sostegno di “Movin'Up Spettacolo”, a cura di MIBACT, GAI, Regione Puglia e GA /ER". Dal punto di vista didattico, il centro organizza ogni Estate, tra le altre attività, il programma di formazione residenziale “Out Academy”, giunto quest’anno alla sua quarta edizione ospitando workshop diretti da Przemysław Błaszczak e Joanna Kurzyńska (Grotowski Institute, PL), Vincent Mangado (Théätre du Soleil, FR), Ricardo Puccetti (Lume Teatro, BR), Yi-Chun Liu ed Eliana Stragapede (Peeping Tom), Borna Babić (Ultima Vez), Andrea Trapani (Biancofango, IT), Chiara Michelini (Teatropersona, IT) e Andrea Pangallo.
Condividi