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Piacere mio

Piera Russo
Regia: Piera Russo
Drammaturgia: Piera Russo
Attori: Piera Russo
Trailer: Link
Anno: 2023
Adatto a: per tutti


Generi: Prosa

Tags: donna, economia domestica, libertà, desiderio, crescita

Piacere mio è il monologo di Simon, una donna che, nata in Italia negli anni novanta, si chiede cos’è una
donna. Lo spettacolo dai ritmi serrati e i toni tragicomici racconta Simon nelle diverse fasi della sua vita,
interpretata come un viaggio. Ogni tappa è accompagnata da una parola chiave e dalla relativa etimologia,
di cui Simon si serve come bussola per non perdersi nei luoghi comuni.
Da bambina vivace e curiosa del mondo, Simon deduce dalle raccomandazioni della madre, appassionata di
manuali di economia domestica, che essere femmine è molto meno divertente che essere maschi. Le sue
azioni sono limitate da una serie di privazioni imposte dai genitori che inspiegabilmente per Simon non sono
presenti nei confronti del fratellino. “Sono cose da maschi, tu fai cose da femminuccia” si sente dire e presto
impara che non basta la diversità corporea, già di per sé complessa da comprendere, ma ci sono regole
sociali da rispettare per appartenere a un genere piuttosto che ad un altro. Da adolescente
nell’incontro con Filippo, avendo sommariamente e goffamente introiettato un’idea di donna giusta, inscena
un copione noto dalle note ironiche in cui però il personaggio “donna” rappresentato da Simon è in contrasto
con ciò che lei davvero sente e pensa e che confida al pubblico rompendo la quarta parete. È
proprio in quell’incontro/scontro corporeo con l’alterità nuova, quella maschile, che emerge in lei il senso di
vuoto, fisico ed emotivo, se mai le due sfere possano essere separate. Da trentenne, che temporalmente
coincide con il contesto storico attuale, il personaggio “donna” sembra essere maggiormente codificato in
lei, ma più Simon si avvicina allo stereotipo femminile contemporaneo più si allontana da sé stessa,
intravedendo nell’ossessione del controllo in nome della perfezione estetica il principio di un baratro.
Simon incappa poi in Antonio, si abbandona a lui e, tonda, cerca di entrare in un quadrato ovvero la casa
reale, metafora della stabilità familiare, che per lei diventa però difesa dalla vita. Simon vive di riflesso,
determina sé stessa in funzione del suo uomo e nell’illusione di una
fusione astratta con l’altro, spinta anche dalla pressione dell’aspettativa sociale, perde la sua identità in
nome dell’idea di famiglia. È sempre in nome delle idee che il corpo precipita, fino ad arrivare a squarciare
il velo patinato e a mostrare le cose nella loro realtà disastrosa e autentica: Simon non sa chi è. Non sarà
neanche la funziona di madre, in cui amore e paura si mischiano conflittualmente, proprio come in sua
madre, a risolvere il senso della sua ricerca.
In un futuro in cui la tecnologia viene incorporata e allontana dai corpi, Simon ormai anziana, tra
reminiscenze e lacune ritorna a interrogare il vuoto che si porta dentro. E in quel dialogo intimo e profondo
che rompe la paura di essere controllata, arriva onestamente a zittire le voci di fuori, a liberare il suo segreto,
a rinascere.

Altri crediti: AIUTO REGIA: SOFIA DAMASCO
SCENOGRAFIE: ARMANDO ALOVISI
COSTUMI: SANDRA BANCO
DISEGNO LUCI: GIANLUCA SACCO
SUPERVISIONE DISEGNO LUCI: NADIA BALDI

Produzione: I due città del sole srl

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Nasce a Caserta il 27 gennaio del 1991. Dopo il diploma nel 2013 alla scuola “Teatro Azione” diretta da Isabella Del Bianco e Cristiano Censi, segue corsi di alta formazione con Dario Fo, Franca Rame, Giorgio Albertazzi, Giulio Scarpati, Mimmo Borrelli, Claudio Di Palma, Elena Bucci. Parallelamente consegue la laurea magistrale in psicologia clinica alla Sapienza di Roma. Dal 2014 al 2016 lavora in “Stelle a Metà”, musical che debutta a Napoli al teatro “Augusteo” e a Roma al teatro “Sistina”, e nella commedia teatrale “Benvenuti in casa Esposito” entrambe dirette da Alessandro Siani. Nel 2016 e 2017 interpreta Shana, ruolo principale nelle due stagioni della sitcom “Fatti Unici” diretta da Lello Arena e andata in onda su Rai Due. Sempre nel 2017 interpreta il personaggio di Carla nel film “Sono tornato” con la regia di Luca Miniero. Nel 2018 è in scena con lo spettacolo “Desideri Mortali” con la regia di Ruggero Cappuccio e prodotto dal Teatro Stabile di Napoli. Sempre per lo Stabile di Napoli prende parte come attrice nel 2019 all’“Edipo a Colono”, spettacolo teatrale con la regia dell’artista lituano Rimas Tuminas e che debutta al festival “Pompei Theatrum Mundi”. Nello stesso anno è attrice, regista e co-autrice del monologo a più voci “Respiro Piano” con il quale vince il concorso “Le cortigiane”, il premio come miglior attrice ai “Corti della formica” e la menzione di merito al premio di teatro nazionale “Franco Angrisano”. Lo spettacolo debutta al teatro Galleria Toledo di Napoli, all’interno della rassegna del Campania Teatro Festival 2019. Nel 2022 viene selezionato dal Roma Fringe Festival e messo in scena al Teatro Vascello di Roma, ricevendo recensioni positive dalla critica. Nel 2017 Piera prende parte come protagonista al cortometraggio “Uccia” con la regia di Marco Renda e Elena Starace, vincendo il premio come miglior attrice al Carpine Corti Festival. Nel 2020 partecipa al film “Sette ore per farti innamorare” con la regia di Giampaolo Morelli e al film “Un pugno di amici”, commedia con la regia di Sergio Colabona con il quale aveva precedentemente collaborato nel film “Vita, cuore, battito” interpretando un personaggio di origini spagnole. Sempre nel 2020 interpreta
Nanà, ruolo principale nel film “Ammèn”, commedia diretta da Ciro Villano e con Maurizio Mattioli e Davide Marotta. Nel 2021 è finalista al premio Leo De Berardinis come interprete del monologo “Brazil, agli occhi di Dio” con la regia di Massimo Odierna. E' attrice, regista e autrice del monologo "Piacere mio" che debutta il 1 luglio 2023 al teatro Trianon Viviani all'interno della rassegna del Campania Teatro Festival.
Nel 2021 prende parte al film “Il sorriso di San Giovanni” con la regia di Ruggero Cappuccio. Nel 2022 è co-protagonista con Maria Grazia Cucinotta nel cortometraggio “Milena”, con la regia di Stefano Amatucci. Nel 2023 interpreta un personaggio ricorrente nella miniserie "Mameli" con la regia di Luca Lucini e Ago Panini e che andrà in onda in prima serata su rai uno nel 2024.
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