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VITA DI SAN GENESIO

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Genere Prosa Performance
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Regia: Alessandro Paschitto

Drammaturgia: Alessandro Paschitto

Attori: Raimonda Maraviglia, Francesco Roccasecca, Manuel Severino

Altri crediti: sound design Tommy Grieco Vincitore Residenza MigraMenti 2023 Finalista Bando Scaramouche 2023 Semifinalista Scenario 2023

Parolechiave: performance, messa, miracolo, dio, san genesio

Produzione: Teatro di Napoli Ctrl+Alt+Canc

Anno di produzione: 2023

Genere: Prosa Performance

San Genesio è il santo patrono degli attori, dei guitti e dei giullari. Il santo protettore del teatro. Fu attore e mimo nella Roma di Diocleziano intorno al 300 d.C. e, chiamato a recitare la parodia di un sacramento, lo fece così bene che durante lo spettacolo ebbe una visione e si convertì al cristianesimo, compiendo sulla scena un miracolo per sbaglio. Torturato e ucciso subito, divenuto martire

Abbiamo perso il mondo. La sensazione del non abbastanza, del fuori tempo, dell’esser sopraffatti ci accompagna senza sosta. Nella continua lotta coi problemi, le soluzioni sono sempre troppo lente. La psicoterapia dura degli anni, la palestra non rassoda mai abbastanza, i farmaci curano e danneggiano allo stesso tempo. Gli algoritmi riassumono e ci spiano, le politiche sono ineffettuali e intrasparenti e noi alla fine siamo sempre lì, dentro di noi, più o meno laicamente a sussurrare: ti prego ti prego ti prego. Lanciamo un segnale nell’ignoto nella speranza che una risposta, il più possibile salvifica, possa tornare indietro con un rametto di ulivo nel becco

E nel frattempo lì, all’angolo, si celebra messa e, per chi crede, alle 18:30 succedono miracoli
San Genesio è l’unico esempio di miracolo avvenuto nella storia del teatro
E allora che succede se proprio il teatro dialoga col rito? Che succede se in scena proviamo a far succedere qualcosa che sappiamo essere impossibile?
Dove l'ottusaggine si rovescia in simbolo?

In un mondo in cui sentiamo che le cose ci sfuggono, anche le più semplici, viene proprio voglia di dire: ma sapete cosa? Io faccio un miracolo
Piccolo delirio di onnipotenza? Ma del resto è stato già tutto detto, fatto, agito, pensato e accuratamente parafrasato. Il miracoloso resta forse l’unico gesto intonso, il solo posto libero

La messa diviene allora la cornice, proposta spettacolare che presto si rivela rito decaduto, celebrazione alienata, parodia del nostro agire quotidiano e dei suoi discutibili leitmotive. E al tempo stesso una nuova occasione di tornare presenti, sentire che, miracoli o meno, qualcosa lì davanti a noi sta succedendo per davvero

Il racconto di una storia e il dialogo col pubblico
Il rito millenario e il pop trash dell'altro ieri
La narrazione teatrale disciolta nei solventi della performance

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