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I sette giorni di Simon Labrosse

Davide Raffaello Lauro
Regia: Davide Raffaello Lauro
Drammaturgia: Carole Fréchette
Attori: Francesco Barra, Niamh Mc Cann, Gabriele Rametta
Trailer: Link
Anno: 2023
Adatto a: per tutti


Generi: Prosa

Tags: Commedia, Politica, Giovani, Lavoro.

SINOSSI: Simon Labrosse è un giovane disoccupato, ma non si scoraggia, decide di mettere in scena uno spettacolo per raccontare sette giorni della sua vita. Questo gli permetterebbe di racimolare abbastanza soldi per pagare l’affitto e andare in Africa a cercare Nathalie, una ragazza partita per aiutare i più sfortunati. Tra scenari improbabili e momenti di intimità, mentre registra delle cassette per la “sua” Nathalie, ripercorre la settimana mostrando al pubblico sette lavori da lui ideati che puntualmente falliscono. Per mettere in scena lo spettacolo si avvale di due compagni: Léo e Nathalie. Léo, un suo vecchio e unico amico che scrive poesie cupe e catastrofiche, è stato colpito da bambino alla testa da un mattone che gli ha danneggiato la parte del cervello che genera le parole positive. Nathalie (omonima della Nathalie in Africa), un’attrice che Simon ha conosciuto dopo aver pubblicato un annuncio, è ossessionata dalla sua straordinaria vita interiore. Nulla si svolge come Simon aveva pianificato. Simon conclude da solo mostrando al pubblico il suo ultimo lavoro: “colmatore di vuoti”.
TEMATICHE PRINCIPALI: La scelta di questo testo coincide con il desiderio di mettere in scena l’inquietudine di un giovane. Simon decide di non scoraggiarsi, con la sua inventiva cerca nuovi modi di cavarsela nonostante sia immerso, come tutti noi, in un mondo che ti costringe a seguire tempi e ritmi prestabiliti. Il cercare un posto nel mondo è alla base del suo percorso. Un primo piano di comicità e divertimento viene arricchito da un secondo piano di momenti di commozione. L’ultimo lavoro “colmatore di vuoti”, conduce ad una immediata riflessione: la correlazione tra Simon, che rivendica di essere “live, vivente”, e chi vive di arti performative. Simon, vorrebbe essere pagato per gesti e azioni quotidiane, di vita reale e naturale, nonostante esista già la televisione a raccontarle. Esattamente come chi, salendo sul palco, potrebbe essere sostituito da altre forme di intrattenimento e invece rivendica l’importanza di essere “live,vivente!”.
STRUTTURA DELLO SPETTACOLO: Lo spettacolo, che presenta una forma meta teatrale, si apre con un momento di rottura della quarta parete Simon presenta al pubblico i suoi due collaboratori Nathalie e Léo. Spiegato il “gioco” parte la rappresentazione della settimana. In modo cadenzato la scena va via via deteriorandosi, spingendo Simon ad un finale di lucida solitudine e coraggio.

N.B.: il materiale video e foto caricato non include gli attori scelti per il bando InBox,. Tutto il materiale fa riferimento alla prima messa in scena con attori diversi.

Altri crediti: Dramaturg Daniele Giampaolo
Aiuto Regia Irene Latronico

Produzione: Nouveau Theatre de Poche

File scaricabili:
I.SETTE.GIORNI.DI.SIMON.LABROSSE.presentazione.(2).pdf

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Classe '93 dopo alcuni laboratorii teatrali e cinematografici nel 2017 è
ammesso al settimo corso dell’accademia d’arte del dramma antico (INDA).
Negli anni accademici affronta tantissimi autori e drammaturghi con alcuni
dei più importanti Maestri della scena teatrale italiana fra cui: Mauro
Avogadro, Emiliano Bronzino, Manuela Mandracchia, Maurizio Donadoni,
Carlo Boso, Antonio Zanoletti, Livia Gionfrida, Giuliano Scarpinato ed altri.
Perfeziona la tecnica vocale e il canto con i Maestri : Francesca Della Monica,
Marco Podda ed Elena Polic Greco, il linguaggio del corpo con Dario La Ferla
e Alessandra Fazzino, la scherma scenica ed olimpica con Stefano Barrera e
Massimo Cimaglia. Inoltre lavora con Flavia Giovannelli sull’arte della parola
e la recitazione in coro.
Prende parte a vari spettacoli tra cui “Edipo a Colono”, con Massimo De
Francovich, Stefano Santospago ed altri, per la regia di Yannis Kokkos,
rappresentata al Teatro greco di Siracusa e in tournee ad Epidauro, in Grecia.
Sempre per il Teatro greco di Siracusa, “Le Troiane”, con Maddalena Crippa,
Paolo Rossi, Elena Arvigo ed altri, per la regia di Muriel Mayette- Holtz. Con
lo spettacolo “ Voci per il dramma antico “ si esibisce come contratenore con
la regia di Marco Podda all’Accademia Chigiana di Siena, mentre con
“Waterpeace” partecipa al festival “Incanti” di Torino come danzattore al
fianco di Moni Ovadia. Dopo gli anni accademici prende parte a numerosi
laboratori di perfezionamento, fondamentale l’incontro con Carolina Pizarro
all’Odin teatret, seguono gli incontri con Famalie Flöz, Compagnia Scimone-
Sframeli, Vetrano- Randisi, Marco Lucchesi
Nel 2021 si interessa alla pedagogia teatrale seguendo un corso
dell’Associazione Europea formatori teatrali, segue da assistente le lezioni di
Emiliano Bronzino e frequenta il Master teatro pedagogia e didattica
dell’università suor Orsola Benincasa di Napoli. Dal 2020 al 2022 collabora
con il festival internazionale del teatro romano di Volterra, sempre nel 2022
scrive e interpreta” ‘o stregone,” debutto come drammaturgo. Nel 2023
debutta come regista con “I sette giorni di Simon Labrosse” di Caròle ​
Fréchette debutto nazionale assoluto. Nel corso degli anni lavora spesso come
aiuto regia di diversi registi. Attualmente insegna recitazione al nouveau
theatre de poche.
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