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Luna Calante

Associazione Macapà
Regia: Francesca Bardino
Drammaturgia: Gabriele Airaudo
Attori: Noemi Verrone Francesca Bardino Gabriele Airaudo
Trailer: Link
Anno: 2023
Adatto a: per tutti


Generi: Teatro-danza

Tags: teatrodanza, Disturbi alimentari, teatro educazione, nuove drammaturgie,

La luna con le sue fasi aiuta a discernere ciò che si vorrebbe rafforzare da ciò che si vorrebbe eliminare. La Luna Calante aiuta a ripulire, disintossicare e alleggerire il corpo e la mente. Tre presenze si muovono in un luogo che è tanti luoghi. Tre presenze e una storia che fa eco a tante altre. Una storia di un dolore che cresce lentamente. Un dolore unico ma universale, unico perché così è la sua vita, universale perché fa vibrare corde segrete. Corde segrete che chi ha incontrato il malessere conosce bene, anche se non sempre ha saputo come raccontarlo Le storie che incontrerete hanno avuto anche loro un incontro con il male, un male affascinante, possessivo; un male che toglie il respiro. Chiunque può esserne attratto e restarne succube, indipendentemente dall’età, dal sesso, dalla professione o dalle ideologie.
L’idea della messinscena nasce più di un anno fa come vera e propria richiesta da parte di uno dei tre attori di affrontare un tema a lui caro: i disturbi alimentari. Si è deciso di partire da uno studio bibliografico approfondito, contattando due associazioni nate per informare e sensibilizzare sui Disturbi del Comportamento Alimentare (DCA): “Così come sei” e “Animenta”. Grazie a questi incontri abbiamo adottato una prospettiva nuova sul tema: noi da fuori vediamo solo il risultato di mesi di sofferenze: ma cosa succede dentro il corpo e la mente di chi la vive? Quali emozioni si muovono in una persona affetta da DCA?

IL PROGETTO
L’idea della messinscena nasce più di un anno fa come vera e propria richiesta da parte di uno dei tre attori di affrontare un tema a lui caro: i disturbi alimentari. Questa è stata la nostra esigenza di partenza e da lì è nata la domanda: "È un tema importante solo per noi oppure lo è realmente?”. La risposta a questa domanda è stata semplice e immediata. Malgrado l’idea fosse chiara e stimolante, il dubbio riguardo alla modalità efficace per parlare di un tema così delicato ha subito posto diverse perplessità: “Come evitare la spettacolarizzazione della malattia?” “Come mettere in luce la complessità del disturbo senza categorizzarlo e semplificarlo?”
Si è deciso di partire da uno studio bibliografico approfondito, contattando due associazioni nate per informare e sensibilizzare sui Disturbi del
Comportamento Alimentare (DCA): “Così come sei” e “Animenta”. Questi incontri ci hanno permesso di entrare all’interno di una realtà che conoscevamo in modo molto superficiale e i dubbi e le perplessità che avevamo all’inizio, invece di sciogliersi si sono ulteriormente rinforzati. Per uscire da questo limbo abbiamo cercato di cambiare prospettiva: cosa nasconde la malattia? Noi da fuori vediamo solo il risultato di mesi di sofferenze: ma cosa succede dentro il corpo e la mente di chi la vive? Quali emozioni si muovono in una persona affetta da DCA?
Ecco la strada: cercare di mettere in luce le emozioni.
Lo spettacolo vince a Giugno il bando Risorse+ della CRT e a Settembre vince il festival Teatramm di Roma.

Altri crediti: Testo Gabriele Airaudo
Coreografie Noemi Verrone
Regia Francesca Bardino
con Gabriele Airaudo, Noemi Verrone e Francesca Bardino
In collaborazione con "Così come sei" e "Animenta"

Produzione: Due attori e una danzatrice ci accompagnano in un viaggio nella mente di un ragazzo affetto da disturbi alimentari per cercare di capire cosa si muove dentro una persona che soffre.

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L’Associazione Culturale Macapà nasce nel luglio 2012 al termine del corso “Job Acting – I mestieri del teatro”, organizzato dalla Fondazione Teatro Ragazzi e Giovani e condotto da Silvano Antonelli presso il Comune di Ciriè. Il nome Macapà significa raccogliere e donare abiti dismessi agli amici, ed è la filosofia che guida il gruppo. Il Collettivo arriva infatti da formazioni artistiche differenti (teatro, musica, danza) e la loro cifra stilistica diventa proprio l’unione delle diverse discipline a favore di un linguaggio multidisciplinare fruibile a tutti con spettacoli dal forte impatto sociale ed educativo, con una particolare attenzione all’età dello sviluppo. Fin dalla costituzione Macapà è attiva sul territorio del Ciriacese e delle Valli di Lanzo non solo come compagnia ma anche come polo culturale che organizza eventi, rassegne (Ponti di Vista in collaborazione con Compagni di Viaggio e Piemonte dal Vivo), laboratori teatrali scolastici e corsi accademici in sede alla Bottega delle Arti: uno spazio artistico polivalente all’interno del quale collabora con artisti insegnanti di altre discipline artistiche e di benessere.L’Associazione forma un sodalizio artistico e culturale che cammina parallelamente al lavoro del Collettivo. Lo scopo dell’associazione non è mai solo performativo ma è sempre mosso da un fine altro: educativo, sociale, storico. Per questo negli anni l’associazione ha lavorato a lungo su spettacoli per ragazzi e con ragazzi, tale lavoro ha portato l’Associazione a vincere diversi premi nell’ambito di teatro ragazzi, tra i più importanti vince nel 2015 e nel 2019 la rassegna di teatro educazione ragazzi Dire, Fare, Teatrare (rassegna sostenuta dal Comune di Lanzo Torinese e supportata dall’Associazione AGITA).REPERTORIO:ALDO DICE: "26X1" – Testimonianze e canti della resistenza nelle Valli di LanzoDi: Alice Montanaro e Valentina Cameran (con la consulenza e collaborazione di Franco Brunetta, studioso della Resistenza, vincitore nel 2012 del IX premio nazionale A.N.P.I. “Renato B. Fabrizi” per la ricerca storica)Lo spettacolo mostra le dinamiche che hanno portato alla liberazione dell’Italia dall’occupazione nazifascista, ponendo l’accento sul fenomeno della Resistenza attivo nelle Valli di Lanzo nel periodo compreso tra il 1943 e il 1945.Tra le numerose repliche si contano quelle andate in scena presso le sedi ANPI delle Valli di Lanzo quali San Maurizio Canavese, Nole, Mathi, Balangero, Lanzo Torinese, Germagnano, Traves, Ceres. Nell’aprile del 2016 il Collettivo Macapà ha portato in scena tale rappresentazione presso il Forte di Finestrelle all’interno di un evento organizzato da Piemonte dal Vivo. Il Collettivo ha portato in scena lo spettacolo all’interno del Circolo Arci di Ciriè nel 2021 e nel 2022, in concomitanza con la festività del 25 aprile, per la celebrazione di tale ricorrenza da parte del comune. Nel 2022 lo spettacolo è stato rappresentato come parte formativa del progetto “Ogni giorno è il giorno della memoria”, di cui la Città di Ciriè è stata ente capofila del Bando della Regione Piemonte. PRE-OCCUPATIDi: Riccardo Gili.Il progetto “Pre-Occupati” nasce dall’urgenza di comunicare una situazione storica, in cui la parola storia assume due significati: la situazione d’oggi in Italia, e la storia di come due ragazze possono sopravvivere ed imparare a vivere.La prima rappresentazione è avvenuta nel 2014 all’interno della Rassegna Ponti di Vista. A seguito di tale data lo spettacolo è andato in scena, tra le altre repliche, presso: il Molo di Lilith a Torino, il Teatro degli Scalpellini a San Maurizio D’Opaglio (NO) e presso il Teatro Civico di Gavi (AL).LE VIE DELL’OMBRADi: Francesca Bardino e Valentina Cameran.Lo spettacolo narra le ansie e i demoni che l’adolescente si trova a vivere ogni giorno. Un giovane si trova a compiere un viaggio tra le sue paure con amici/ nemici che lo porteranno verso l’età adulta. Tra le numerose repliche lo spettacolo è stato portato in scena nel 2017 all’interno dell’Istituto Penale Minorile Ferrante Aporti di Torino. Nello stesso anno tale rappresentazione è avvenuta all’interno dell’Istituto d’Istruzione Superiore Tommaso D'Oria e dell’Istituto di Formazione Professionale CIAC di Cirié come momento conclusivo del percorso “Giovani Protagonisti”, progetto Sub Piano Locale Giovani 2017.MALA E EDEK - Fuga per un amore libero Di: Alice Montanaro e Valentina Cameran, testo liberamente tratto dal romanzo "Un amore ad Auschwitz" di Francesca Paci)Una storia d'amore, di fuga e di libertà, in un contesto drammatico come quello di Birkenau.Uno spettacolo realizzato per la ricorrenza internazionale della Giornata delle Memoria che vuole essere d’aiuto per creare uno spunto di riflessione nei ragazzi delle scuole medie inferiori e superiori sul delicato tema dell’Olocausto.PROGETTO DIFFENTHEATERDi: Gabriele Airaudo, Nikla Onesti e Agnese Eterno.Nel 2018 il collettivo ha svolto un laboratorio teatrale con alcuni ragazzi ospiti del centro d’accoglienza gestito dalla Cooperativa Strana Idea di Germagnano (TO). Tale percorso si è svolto all’interno del progetto Regionale “Giovani che si fanno in quattro” organizzato dalla Cooperativa Orso di Caselle Torinese e vinto dall’Associazione Macapà. In seguito alle attività e al confronto con i partecipanti del laboratorio i membri del collettivo hanno dato vita allo spettacolo rappresentato nella serata conclusiva del progetto presso Caselle Torinese.NON POSSO VIVERE NÉ CON TE NÉ SENZA DI TEDi: Noemi Verrone.Performance di teatro danza creata in occasione della Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne. La performance ha lo scopo di sensibilizzare su un tipo di abuso che fa meno notizia, ed è più subdolo delle percosse: quello psicologico.Una trappola pericolosa che garantisce una totale dipendenza nei confronti dell’aggressore.Vittima e carnefice si incastrano e non riescono più a separarsi.Quando l’amore diventa ossessione vuol dire che è un amore malato e quando un amore è malato, non c’è amore.La prima rappresentazione è avvenuta il 25 Novembre 2022 in contesto urbano e in collaborazione l’Associazione “Rete delle Donne” e “NovaCoop”, la stessa sera ha replicato a teatro come spettacolo di apertura per Giobbe Covatta nell’ambito della rassegna Ponti di Vista.
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