Generi: Altro
"LA FAVOLA DI NARCISO" è uno studio collettivo sull'episodio delle metamorfosi di Ovidio, interpolato con altri materiali sul tema, di natura più contemporanea. Dall'analisi dei vari testi poetici, attraverso le proposte individuali di ognuno, ha preso vita uno spettacolo in bilico fra vari linguaggi, passando dal canto alla recitazione, dalla musica al movimento scenico, con al centro l'attore come corpo, voce e immaginazione creativa.
Narciso, come l'attore, esiste solo se guardato da uno spettatore, o se nello spettatore scorge il proprio riflesso. E lo spettatore guardando l'attore vede forse, a sua volta, il proprio doppio, la sua vita o l'impossibilità di viverla, le gioie e le miserie, i pregi e i difetti. Può vedersi e ridere di sé, può all'improvviso piangere la propria morte, o impazzire d'amore. E ciò crea, forse, la coscienza di sé. Il mito di Narciso, libero dalla morale immediata del racconto, è l'essenza stessa del teatro.
Rimanendo fedele alla linea di Ovidio, quella del racconto poetico, dell'accadimento mai nudo ma ricco di immagini, di suoni, di odori, di ritmi naturali o emotivi, questo studio accosta la sperimentazione all'essenzialità popolare, saggia e semplice, in una continua variazione e esplorazione di generi, dilatando il racconto dove ci è sembrato interessante scavare, come in un gioco eterno di specchi che si riflettono l'uno nell'altro, in ognuno dei quali si può cadere e perdersi per un po’.

Altri crediti: Assistenza Samuele Moro

Produzione: Piede Scalzo Teatro