Cookie
Questo sito si serve dei cookie di Youtube, Vimeo e Bunny.net per la visualizzazione dei video. Se prosegui la navigazione acconsenti all'utilizzo dei cookie. Leggi la nostra informativa estesa sull’uso dei cookie. Chiudendo questo box ne accetti l'utilizzo.
Questo sito si serve dei cookie di Youtube, Vimeo e Bunny.net per la visualizzazione dei video. Se prosegui la navigazione acconsenti all'utilizzo dei cookie. Leggi la nostra informativa estesa sull’uso dei cookie. Chiudendo questo box ne accetti l'utilizzo.
Rita e il giudice. Storia di scelte, padri e mafia
Matàz TeatroRegia: Marco Artusi
Drammaturgia: Marco Artusi
Attori: Evarossella Biolo
Trailer: Link
Anno: 2020
Adatto a: per tutti

Generi: Prosa
Tags: mafia, monologo, borsellino
Rita cresce a Partanna, valle del Belice, Sicilia, provincia di Trapani che negli anni 80 del secolo scorso significa essenzialmente una cosa: terra di mafia.
Un luogo in cui lo stato semplicemente non riusciva a entrare, in cui la legge era fatta da delinquenti. Fra cui il padre di Rita.
Ribellarsi a una situazione simile richiede delle motivazioni non comuni: deve cambiarti il mondo in cui vivi o il modo di vedere quel mondo. E soprattutto devi incontrare lungo questo percorso delle persone che ti aiutino, ti proteggano e mostrino altri mondi possibili, in cui i tuoi ideali si possano realizzare.
Un giudice le offre protezione e la ascolta. Un giudice siciliano nato a Palermo con una storia alle spalle che lo rende, assieme all’amico Giovanni Falcone, l’immagine della lotta alla mafia in tutto il mondo: Paolo Borsellino.
L’umanità e l’onestà intellettuale di Borsellino sono l’ultimo tassello che le permette quel cambio di visione del mondo tale da arrivare ad affermare:
dopo aver sconfitto la mafia che c’è dentro di te, puoi combattere la mafia, la mafia siamo noi e il nostro modo sbagliato di comportarci.
Forse Rita è una piccola storia, ma con tutta evidenza, ci dimostra che la grande storia è formata dalle piccole storie come quelle di questa ragazza.
Il testo è stato revisionato dal Pubblico Ministero Vittorio Teresi, procuratore aggiunto alla Direzione distrettuale antimafia di Palermo, pm del processo sulla Trattativa Stato-mafia, attuale presidente del Centro studi Paolo e Rita Borsellino di Palermo e amico di Paolo Borsellino.
MESSA IN SCENA
La messa in scena si avvale di una scenografia simbolica: fili, biancheria e lenzuola stese tagliano il palco, creando un’atmosfera che evoca il quotidiano, il familiare, la vita vissuta con i piccoli gesti di ogni giorno.
Alla fine resteranno in scena solo le lenzuola bianche che il personaggio di Rita Atria non raccoglie, ma lascia stese a “riflettere le stelle”, voluto richiamo alla protesta delle lenzuola bianche.
Uno ad uno vengono appesi degli indumenti che simbolicamente rappresentano i diversi personaggi interpretati. In un gioco di tagli, luci e ombre l’attrice dà loro voce e corpo trasportando lo spettatore nel momento narrato. I personaggi appaiono così reali e umani, tolti dalla loro aurea di supereroi e resi concreti e a noi vicini.
Altri crediti: Revisionato dal Pubblico Ministero Vittorio Teresi
Produzione: Matàz Teatro
Per visualizzare il video integrale devi essere registrato come operatore o teatro e aver eseguito l'accesso.
File caricati::
Per visualizzare la scheda tecnica devi essere registrato come operatore o teatro e aver eseguito l'accesso.
Matàz Teatro è il nome dietro il quale agisce un gruppo creativo di professionisti affiatato da anni di lavoro insieme nell’ambito della produzione teatrale e dell’organizzazione. L’alta professionalità, la ricerca e l’etica sono la base dei lavori e delle collaborazioni che intraprendiamo, e che, unite all’ironia e al gioco, vogliono essere il nostro tratto distintivo.Anime diverse, differenti visioni, molti modi di aderire ai progetti da portare avanti e all’interno di Matàz Teatro, ed è questa la nostra forza.




