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MECHTHILD

Europa Teatri
Regia: Ilaria Gerbella
Drammaturgia: Ilaria Gerbella
Attori: Loredana Scianna
Trailer: Link
Anno: 2022
Adatto a: per tutti


Generi: Prosa

Tags: Donne, mistica, medioevo, contemporaneo, sacro

Lo spettacolo vuole essere una riflessione sulla mistica di Matide di Magdeburgo, beghina vissuta nella Germania nel XIII secolo.
Di lei non abbiamo notizie biografiche documentate, se non per quello che lei stessa ci racconta nella sua opera, “La luce fluente della divinità”; qui racconta la sua prima visione avvenuta a 12 anni. Esperienza che la porterà, per libera scelta, ad unirsi al movimento delle beghine di Magdeburgo a favore di una vita di preghiera, visioni, duro lavoro e penitenza, rimanendo tuttavia salda sulla sua intenzione di non prestare mai i voti ad alcun ordine, affermando così di essere padrona di sé stessa e delle proprie scelte.
Matilde scriverà la sua esperienza mistica su foglietti, sarà proprio il su confessore Heinrich a ricompattare nell’opera che noi ora possiamo leggere oggi, “La luce fluente della divinità”.
Un trattato veramente visionario, sul tema della mistica nuziale.
E’ la sua indagine su questo tema che la rende un’autrice fuori dal comune. Un’autrice che insegna e trasmette la sua visione passo a passo, tanto che la sua opera le procurerà tantissimi ammiratori, ma anche tanti potenti detrattori.

Lo spettacolo vede in scena un'attrice che interpreta l'essenza di Matilde di Magdeburgo, i suoi pensieri e i suoi dubbi che scaturiscono dalle visioni e dal un rapporto di profondo erotismo con il divino, attraverso il quale celebra il legame unitivo dell’Anima col Dio, tramite ciò che lei chiama l’amore perfetto.
La mistica nuziale, uno dei temi centrali nella ricerca spirituale del periodo; diventa qui motivo di indagine, per giungere all'essenza del cuore di Mechthild, donna rivoluzionaria nell'agire e nel pensiero.
Ilaria Gerbella

Ho cercato Mechthild tra le pieghe delle mie rughe, nell’incavo dei gomiti e delle ginocchia, nella sapienza delle mani e dei piedi. Mechthild è la trascendenza della carne, un corpo-anima mai disgiunto (per una volta, finalmente), un qui ed ora che riverbera un altrove e un altro tempo senza fraintendimento o compromesso alcuno. La sua esperienza mistica non rinnega l’Umano, semmai lo esalta, senza compiacimento, portandolo tra le stanze del Divino a cui appartiene di diritto.
Nella pelle di questa donna estremamente libera, non ci si può che integri.
Loredana Scianna

La composizione musicale di Mechtild è caratterizzata da una sonorizzazione ad "alta temperatura", che unita alla musicalità del testo, delle immagini e della sensualità vibrazionale della parola, ispira e canalizza il dialogo con il divino.
La partitura diviene ve-e-mente e impetuosa. Un’orchestrazione cardiaca.
Patrizia Mattioli

Altri crediti: musiche originali eseguite dal vivo Patrizia Mattioli
luci Lucia Manghi

Produzione: Europa Teatri

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eUROPA tEATRI un luogo di sperimentazione dei linguaggi pertinenti alla scena in cui la pratica teatrale e la ricerca poetica trovano il loro mondo possibile; i suoi componenti lavorano oltre che per produzioni e rassegne teatrali e di danza, anche nel campo della pedagogia teatrale, organizzando e conducendo seminari e laboratori rivolti a diverse fasce d’età .

L’esperienza della compagnia si fonda principalmente sul riconoscere il linguaggio teatrale come luogo dove la ricerca, la fatica, l’energia e il sapere confluiscono per dare forma e rendere visibile ciò che altrimenti resterebbe invisibile e segreto; lo spazio si trasforma in luogo simbolico prima ancora che reale, costruito sull’impulso di una necessità ancor prima che sulla materialità del progetto.

La pratica della scena esige l’educazione allo sguardo, alla lettura profonda dei suoi codici interni, già di per se complessa rispetto ai vari linguaggi del teatro contemporaneo.

Anche nella proposta pedagogica Europa Teatri rivela la sua continuità di un percorso iniziato diversi anni fa nell’interesse costante e sempre rinnovato nei confronti della trasmissione del sapere teatrale.

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