Cookie
Questo sito si serve dei cookie di Youtube, Vimeo e Bunny.net per la visualizzazione dei video. Se prosegui la navigazione acconsenti all'utilizzo dei cookie. Leggi la nostra informativa estesa sull’uso dei cookie. Chiudendo questo box ne accetti l'utilizzo.

Verderame

Le TSC
Regia: Giulia Pizzimenti
Drammaturgia: Giulia Pizzimenti e Francesca Miranda Rossi
Attori: Giulia Pizzimenti
Trailer: Link
Anno: 2023
Adatto a: per tutti


Generi: Prosa

Tags: teatro contemporaneo, donne, puppets, fiaba

Vivono, in ognuno di noi, dei corpi estranei. Abitano la nostra psiche come parassiti, residui di chi ci ha preceduto. Non sono necessariamente negativi: sono soltanto un Altro che ci abita.
Verderame è la storia di una nascita, di un venire al mondo che si rivela davvero solo quando incontra e si scontra con questo Altro.
Sola al centro di una stanza vuota sta Miranda, una ragazza come un'altra, pronta a renderci partecipi di un suo sogno ricorrente.
Ma oggi qualcosa cambia nell’ordine solito del sogno. Emerge dal suo inconscio un parassita, un teschio bianco di nome P, che la intrappola nell’incubo.
Miranda si ritrova così a scendere sempre più giù nel suo inconscio per fare finalmente i conti con la sua origine; rivivendo alcuni momenti salienti delle vite della madre e della nonna.

Tre quadri distinti fanno emergere la storia delle tre donne, tre personaggi archetipi: la giovane ingenua, la madre smarrita, la strega. Tre solitudini differenti, al cui centro si staglia, equamente dolce e crudele, quel groviglio di vita e di morte che è “venire al mondo” e “dare alla luce”.
Fin da subito, la metafora del fungo ci è parsa calzante, per raccontare in chiave simbolica questa convivenza necessaria fra ospite e parassita, fra Io e Altro, fra essere generati e generare.

Abbiamo scelto di lavorare a un testo composito, che oscilla continuamente tra il sogno e l’incubo, tra l’horror e la fiaba, in cui il linguaggio dei puppets si accosta al linguaggio del performativo. Il mondo in cui Miranda precipita è colorato, esploso; un mondo in cui la logica stringente della veglia lascia spazio a un susseguirsi di eventi scenici apparentemente frammentati.
Da un punto di vista estetico e scenografico, abbiamo cercato una cornice essenziale, simbolica nella quale si muovano queste tre protagoniste. Un luogo vuoto, una porta bianca e un gabinetto. Il luogo è un bagno: centro per eccellenza dello scarto, del rimosso che ritorna a galla. Pochi altri oggetti scenici accompagnano la storia e segnano via via i vari ambienti: un teschio, una bambola, dei semi neri, una pagnotta di pane.
I colori di luci e costumi sono netti, vivaci, si stagliano senza ombre come quelli dei sogni.
Allo stesso modo, la partitura sonora vuole rimandare alla dimensione onirica e associa ogni personaggio ad un bacino di suoni differente: per Miranda il caos, per Dora il suono dell’acqua, per Petra il suono della terra.
A ciò si aggiunge lo strumento video. Alcune proiezioni sulla porta bianca accompagneranno il percorso di Miranda delineando un parallelismo tra le vite delle protagoniste e la vita del mondo naturale. Animali e piante che nascono e muoiono; funghi che decompongono e dalla morte ricreano la vita. Anche l’uomo, in fondo in fondo, altro non è che vita organica al pari di loro.
E la vita continua. Anche nostro malgrado.

Altri crediti: assistente alla regia Francesca Miranda Rossi
sound design Chiara Todeschi
video proiezioni Leonardo Vincenzetti
realizzazione scene Davide Giangaspare
fotografie Catello Esposito
video Andrea Terreni

SELEZIONE FRINGE FESTIVAL ROMA 2023 - FESTIVAL STRABISMI 2022 PREMIO BOOMERANG 2022 - SEMIFINALISTA PREMIO SCENARIO 2021

Produzione: Le TSC

Per visualizzare il video integrale devi essere registrato come operatore o teatro e aver eseguito l'accesso.

Non è stata caricata nessuna recensione

Per visualizzare la scheda tecnica devi essere registrato come operatore o teatro e aver eseguito l'accesso.

Giulia Pizzimenti e Francesca Miranda Rossi si incontrano nel 2018 nel progetto "Tra duecentomila anni non ci sarà più nulla" di Vincenzo Picone, e decidono di incrociare i loro percorsi artistici. Nel 2023 debutta Verderame, spettacolo scritto e diretto a quattro mani dalle due (semifinalista Premio Scenario 2021, selezione Strabismi 2022, selezione Roma Fringe Festival 2023). Attualmente stanno collaborando con Andrea Lupo per lo spettacolo "Il guinzaglio" che debutterà nel gennaio 2023 per la produzione di Teatro delle Temperie. GIULIA PIZZIMENTIGiulia Pizzimenti nasce a Bologna nel 1988. Nel 2010 si diploma alla scuola di Teatro Alessandra Galante Garrone di Bologna come attrice e performer aerea. Nel 2012 si trasferisce in Canada, dove a Vancouver prosegue la sua formazione con Alison Araya, e poi negli Stati Uniti, a Los Angeles, con Ivana Chubbuck. Rientra in Italia e approfondisce gli studi di recitazione con Valerio Binasco, Nicole Kehrberger, Bruno De Franceschi, Michela Lucenti, Elisabetta Pozzi, Massimiliano Farau e Jeffrey Crockett. Finalista al Premio Hystrio alla Vocazione nel 2015, ha collaborato come attrice con registi come Giancarlo Cauteruccio, Roberto De Simone, Andrea Battistini, Luca Spadaro, Leo Muscato, Gianni Farina, Bruno De Franceschi, Michela Lucenti, Elisabetta Pozzi, Walter Le Moli e Vincenzo Picone, recitando per importanti teatri (Teatro Studio di Scandicci, Teatro Comunale di Bologna, Teatro Sociale di Brescia, Teatro Grande di Brescia, Teatro Foce di Lugano, LAC di Lugano, Teatro delle Passioni di Modena, Teatro Della Tosse di Genova e Teatro Due di Parma). Si avvicina alla regia mettendo in scena, assieme a Gian Marco Pellecchia, “Ricorda con Rabbia” di J. Osborne per il festival Ecce Histrio di Brescia. Ha studiato come traduttrice e interprete dall’Inglese e dal Francese alla facoltà di Mediazione linguistica interculturale di Forlì e traduce su commissione testi di drammaturgia contemporanea da entrambe le lingue. La sua traduzione di Littoral di Wajdi Mouawad viene messa in scena da Fondazione Teatro Due nel 2017. Dal 2016 è anche formatrice teatrale in italiano e inglese per diversi enti teatrali nazionali e scuole dell’infanzia, primarie e secondarie. FRANCESCA MIRANDA ROSSIFrancesca Miranda Rossi nasce a Bologna nel 1997. Inizia il suo percorso di formazione teatrale presso il Teatro dell’Argine di Bologna, con cui lavorerà come formatrice in laboratori di teatro e cittadinanza attiva. Nel 2018 frequenta il Corso Propedeutico di regia teatrale della Civica Scuola Paolo Grassi e lavora come assistente a spettacoli di V. Picone e G. Gulino. Nel 2020 si laurea al DAMS di Bologna con una tesi in Storia della Regia. Sceglie poi di specializzarsi nell’ambito della drammaturgia frequentando il Master di Drammaturgia e Sceneggiatura presso l’ANAD Silvio d’Amico (2020-21) e il Corso di Alta Formazione in Nuove Forme di Scrittura Teatrale di Emilia Romagna Teatro (2021-2022) Nel 2020 è co-fondatrice della compagnia PARS CONSTRUENS con cui realizza come attrice e assistente alla drammaturgia lo spettacolo Ants’ Line - Formiche in fila indiana (finalista premio Scenario Infanzia 2020, vincitore premi rEsistenze/Artisti nei Territori 2021 e nUovo teatro). Nel 2023 è autrice del testo Dopo la bora (regia di Federica Dordei) che debutta nella stagione del teatro romano Fortezza Est. È assistente alla regia e alla drammaturgia per lo spettacolo A pezzi da Wasted di Kae Tempest, per la regia di Luisa Banfi (2022). Nel 2022 insieme a Angelica Andreetto e Michele Greco è vincitrice del premio Screen in Green di Premio Solinas/MiTE per il soggetto di serie Purocielo. Conduce laboratori di teatro e scrittura creativa nelle scuole elementari. Dal 2020 affianca al lavoro teatrale il lavoro come educatrice in associazioni interculturali e con bambini con disabilità e difficoltà cognitive.
Condividi