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FIABA D'INVERNO

V.A.N. verso altre narrazioni APS -ETS
Regia: Ornella Matranga
Drammaturgia: da: L’inverno sotto il tavolo di Roland Topor
Attori: con Andrea Pacelli, Federica Cinque, Alessio Iwasa e Andrea Palermo
Trailer: Link
Anno: 2021
Adatto a: per tutti


Generi: Teatroragazzi, Prosa

Tags: sogni, realizzazione personale, gioco, amore, incontro

TRAMA
Aurora è una giovane donna cresciuta con addosso il peso di sguardi pieni di aspettative per la sua tenacia, il suo bellissimo aspetto, la sua dedizione allo studio; eppure, alla soglia dei suoi trent’anni, si ritrova senza desideri e senza punti di riferimento intorno.
È un altro inverno, freddo, l’ennesimo pieno di buoni propositi forse irrealizzabili, ma ecco l’imprevisto che bussa alla sua porta e che l’aiuterà a guardare le cose da un altro punto di vista: Felice, lo scarparo, è un artigiano napoletano senzatetto e Aurora decide di affittargli a poco prezzo uno spazio in disuso: lo spazio sotto il suo tavolo.
La dolce routine che i due riescono a condividere, viene presto interrotta da due forze opposte che intervengono a modificare e a complicare l’equilibrio tra i due protagonisti.
Arcibaldo, editore e capo di Aurora, è l’antagonista della storia: vorrebbe sposare la giovane donna e costringerla a una vita fredda e borghese.
Sasà è invece il cugino di Felice, compagno d’infanzia e di avventure, violinista squattrinato, piomba nella vita dei due autoinvitandosi come secondo inquilino dello spazio sotto il tavolo; sarà grazie a lui che Aurora e Felice potranno avere il loro lieto fine.

TEMATICHE PRINCIPALI
L’idea di mettere in scena Fiaba d’inverno da una pièce di Roland Topor coincide col desiderio di proporre una fiaba in cui, nonostante i protagonisti siano adulti pieni di problemi e i temi siano contemporanei e delicati, si ha un meraviglioso lieto fine. In un tempo, quello contemporaneo, in cui sembra non esserci spazio per la semplicità dell’amore e dell’amicizia e in cui difficilmente ci si immagina felici, ci sembra importante recuperare il potere e la delicatezza del genere fiabesco.
L’incontro e la relazione con il diverso, in questo caso l’immigrato del sud, Felice, venuto a cercare fortuna, è uno dei temi cardine della vicenda: il suo arrivo costringe Aurora a prendere consapevolezza dei propri limiti e dell’origine delle sue angosce, fino all’innamoramento dei due giovani.
Antagonista instancabile, il signor Arcibaldo, editore di Aurora, porta in scena il mondo borghese del profitto e dell’imprenditoria che non guarda in faccia niente e nessuno pur di ottenere i propri obiettivi e che, per paura e per arroganza, guarda dall’alto in basso qualunque altro modo di vivere.
Altrettanto fondamentale è il ruolo di Sasà, aiutante fiabesco della coppia, il quale porta con il suo arrivo il gioco e il sogno che rappresentano in questa storia gli strumenti imprescindibili nella presa di consapevolezza di sé, per decidere se sia più importante soffocare il proprio cuore e la propria anima ed essere parte di un sistema produttivo o conoscere veramente i propri desideri ed essere finalmente felice.
Fiaba d’inverno è una fiaba per tutti e vuole aprire la porta di una dimensione a cui troppo spesso dimentichiamo di accedere, la dimensione dell’incontro con l’altro, dell’accoglienza, della condivisione, del gioco e del sogno.


Altri crediti: regista collaboratore: Riccardo Rizzo
musiche originali: Andrea di Falco e Gabriele Rametta

Produzione: V.A.N. verso altre narrazioni

File scaricabili:
FIABA.D.INVERNO.scheda.distribuzione.pdf

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V.A.N. Verso Altre Narrazioni è un collettivo teatrale di giovani attori diplomatosi presso l’Accademia d’Arte del Dramma Antico di Siracusa. I membri del Collettivo VAN vivono e viaggiano insieme dal 2021, girano per tutta l’Italia con un furgone e portando il teatro in spazi di ogni genere, cercando di raggiungere un pubblico sempre più ampio. La regia e la scrittura è prevalentemente Collettiva. Le produzioni del Collettivo partono dal classico, e lo rendono contemporaneo con un linguaggio musicale predominante e la scrittura di drammaturgie inedite.All’inizio dell’attività questo Collettivo, formato da artisti con tanta determinazione, ha iniziato facendo azioni di teatro di strada, con la produzione “2021: Odissea Nello Spiazzo”, replicata più di 400 volte in Italia e all’estero, in particolare in Francia a Nancy nella Giornata Internazionale della Commedia dell’Arte 2024. Nel 2023 hanno iniziato un percorso di formazione all’Università di Catania, con il laboratorio “UtopicoVAN” che ancora prosegue, e hanno avviato una serie di laboratori all’interno del DopoFestiVAN Festival Internazionale dei Giovani di Palazzolo Acreide, vincitore dell’European Heritage Award, che ancora oggi va avanti. Il primo contributo dall’Unione Europea è arrivato per il progetto “CREARTS” con l’obiettivo di creare degli spazi di teatro e di comunità e dei laboratori creativi. Queste tappe sono fondamentali in quanto hanno rappresentato per l’Associazione che andiamo a presentare un punto di volta per iniziare ad avere una costanza e una programmazione e visione a breve, medio e lungo periodo.La prima produzione del Collettivo su Plauto con lo spettacolo “I Menecmi - come l’ottone e l’oro” gli è valso un riconoscimento del Centro Internazionale degli Studi Plautini, e la loro attività è patrocinata dall’Università di Urbino. Questa produzione nel 2024 ha vinto il Premio Insuasa e ed è stata oggetto della tesi di laurea in Arti e Scienze dello spettacolo alla Sapienza di Roma di Andrea Pacelli “I Menecmi come l’ottone e l’oro - Come riesumare un’opera artigianalmente”, alcuni interventi della Professoressa Bandini per il “PROGETTO DIDASKEIN” all’Università di Palermo. Un loro intervento è inserito nei “LVDI PLAVTINI SARSINATES V, Personaggi in scena: il servus” pubblicato da Carocci. Con il tempo il linguaggio utilizzato ha reso le loro produzioni musicali e coinvolgenti, molto popolari. Nel 2024 il Collettivo è riuscito a circuitare in 7 regioni, con più di 40 repliche con lo spettacolo “Odisseo Superstar - l’eroe di cui Nessuno ha bisogno” co-prodotto in collaborazione con T.T.R. Il Teatro di Tato Russo. Nel tempo, e con grande impegno, è riuscito a ricevere riconoscimenti locali, nazionali e internazionali. Sempre nel 2024 con lo spettacolo Lino e Lone hanno partecipato alla Finale di Scenario Infanzia, e hanno aperto le Olimpiadi di Parigi con "Maratona di New York" di Edoardo Erba convocati dall’Istituto di Cultura Italiano.Il Ministero della Cultura nel 2024 ha sovvenzionato il loro progetto “Mimnesko: Memory Of The Time I” per la tutela delle minoranze linguistiche, e il loro percorso di progettazione europea ha portato dei risultati facendo si che all’attivo hanno due progetti europei “STAGE”, un progetto in rete con 5 associazioni teatrali, primo nella graduatoria europea del finanziamento chiave KA154, e ArtCafè, un progetto educativo volto a fornire strumenti creativi e di progettazione nel terzo settore.
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