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Secondo Natura

orchidee
Regia: Eleonora Gusmano
Drammaturgia: Drammaturgia collettiva
Attori: Eleonora Gusmano, Alessandro Romano
Trailer: Link
Anno: 2020
Adatto a: per tutti


Generi: Performance

Tags: memoria, collettività, collezione, voci, musica elettronica

Dopo una fase di studio della regione di Callianetto e Castell’Alfero, piccoli paesini in provincia di Asti, e delle fonti conservate, siamo stati in residenza presso il Roseto della Sorpresa, dove natura e apporto dell’uomo trovano la propria armonica unione. Durante quei giorni abbiamo conosciuto e vissuto la comunità del luogo. L’elemento che ci ha colpito maggiormente è stata la frammentazione identitaria dei luoghi. Tale senso di alienazione l’abbiamo riscontrato anche nelle interviste agli abitanti, tra spopolamento e scomparsa di tradizioni locali. Dall’altra parte esistono e resistono, sopratutto attraverso le prime e seconde generazioni di emigrati, fenomeni contrari, di ripopolamento, di cura e valorizzazione nuova del territorio. Per cui, parallelo e contrapposto al tema della frammentarietà, ci siamo focalizzati sul collezionismo nelle sue più svariate forme, come esercizio quotidiano di evasione per tenere in vita, ricordare e desiderare.
Hanno preso così forma personaggi immaginari, tra cui la Chiesa Santa Maria della Neve e la sua collezione di iscrizioni e verosimili abitanti del paese frutto dell'ispirazione e della fusione dei racconti che abbiamo raccolto.
Come riproporre questi temi attraverso il nostro linguaggio performativo? Lo spazio scenico ha acquisito le caratteristiche di una sala di registrazione, in cui Alfy da vita alle registrazioni raccolte dall’inizio della misteriosa epidemia. E’ il regista, il direttore di doppiaggio di questa performance che perfeziona notte dopo notte, rivivendo il processo che il paese ha attraversato e arrivando a un finale che nemmeno lui può immaginare.
Tre diverse ambientazioni si alternano intorno alla struttura centrale: una superficie metallica suonante amplificata e mobile, sopra la quale come rami si dipanano braccia, ai cui vertici ampolle contenenti diversi materiali organici.
In scena, l’alter ego di Alfy, Emme presta il corpo e la voce ai personaggi, attraverso lo sversamento del materiale contenuto nelle ampolle che viene talvolta manipolato durante la sua messa in voce, come da una vera e propria doppiatrice; talvolta agito da una cantante davanti a un microfono in proscenio, talvolta vissuto in prima persona e nel corpo da un’attrice.
Il processo di raccolta viene tradotto attraverso lo sversamento dei materiali sulla superficie amplificata, dando vita a un percorso di accumulazione delle memorie sonore performate singolarmente. Ma c’è qualcosa che sfugge ad Alfy: è un cane, il randagio che sente tutto tranne quello che gli crea dolore, e proprio per questa inconsapevolezza aveva accettato il compito affidatogli dall’amico poeta di raccogliere le voci del paese in spopolamento. Ma è diventando consapevole della sua natura “inferiore” che potrà superarla, trovando un finale alla sua performance e l’ apporto imprescindibile che solo lui può dare alla collezione che sta ultimando.
Passando quindi da essere raccoglitore,a plasmatore attivo di una Memoria collettiva

Altri crediti: musiche originali e manipolazione sonora Alessandro Romano, videomaker Valerio Serafini, light designer Giulia Belardi,

Produzione: Fondazione Compagnia di San Paolo

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Orchi_dee nasce dall'incontro artistico tra Eleonora Gusmano, attrice, regista e performer e Alessandro Romano, Lorco, musicista eclettico e sound engineer nel 2017. Il primo lavoro del collettivo è l’Ora blu, ibrido performativo in cui la parola deformata, scomposta e sublimata, supera il legame indissolubile tra significato della parola e dimensione sonora e si fonde e confronta con la manipolazione del live electronics. Debuttato a Bologna nel luglio 2017 all’interno della rassegna Inviti ad Arte, ha replicato a Roma, Torino, Milano nel 2018 presso spazi museali, Teatri e Live Club musicali. La drammaturgia originale dello spettacolo si è classificata al secondo posto del Premio Nazionale InPlatea. Lo spettacolo stato selezionato inoltre per il Festival Archivissima 2019, svoltosi nel complesso del Polo del 900, con a tema “Superare le barriere”. Nel 2019 replica in Puglia nella rassegna Teatro Visione. Nella stessa regione, nel 2021 partecipa alla rassegna CovArt a Monopoli. Nel 2022/2023 sono ospiti al Festival Arzibanda e al Museo MUSPAC dell’Aquila. La compagnia nel settembre 2019 è vincitrice, con il Roseto della Sorpresa, del bando “Luoghi della Cultura” della Compagnia San Paolo col progetto 'Un castello per amico e una comunità di giardini' (Comune di Castell’Alfero). Il secondo lavoro della compagnia, Secondo Natura, parte proprio da un’indagine sul territorio con gli abitanti di Callianetto e Castell’Alfero nella provincia di Asti. Lo spettacolo debutta nel 2020 a Castell’Alfero e replica a Monopoli a Gennaio del 2022 presso la rassegna Visioni d’insieme. E’ in lavorazione il terzo lavoro della compagnia : in scena in diversi club romani nel 2021/2022, ospitato in radio all’interno di Trasmissione da Roma Est, Notti Raminghe e Fuggitive un concerto poetico ispirato ad Altri Libertini di Pier Vittorio Tondelli, in cui le suggestioni del testo vengono inseguite da improvvisazioni di matrice elettronica. Nel Marzo 2023 debutta a Roma la versione teatrale del concerto: Rez, che repica nel festival Lama teatro a Monopoli nell’Agosto 2023 e all’Hiroshima Non Amour di Torino a Settembre 2023
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