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Liturgia per Hildegarda. La drammaturgia della parola

Europa Teatri
Regia: Ilaria Gerbella
Drammaturgia: Ilaria Gerbella
Attori: Loredana Scianna
Anno: 2018
Adatto a: per tutti


Generi: Prosa

Tags: Donne, mistica, medioevo, contemporaneo, sacro

Hildegarda di Bingen (1098- 1179) religiosa Benedettina, mente straordinaria per forza e energia, scrisse moltissimo e in base alle sue opere può essere considerata profeta, poetessa, drammaturga, musicista, esperta in fisica e in morale politica.
Con la sua profonda sensibilità sapienziale e profetica fissa lo sguardo sull’evento della rivelazione, ma è attraverso la sua cosmologia che ella arriva ad interpretare tutta la vita come un’armonia, l’universo intero per lei è formato da un’unica e sublime sinfonia

Il suo linguaggio è caratterizzato da uno stile originale ed efficace, ella ricorre volentieri ad espressioni poetiche dalla forte carica simbolica, con folgoranti intuizioni, incisive analogie e suggestive metafore.

In Hildegarda l’alchimia, la scienza, la musica e il misticismo sono legati in una visione del mondo unica tra micro e macro cosmo.
Le sue visioni vivide e simboliche portano inevitabilmente ad una riflessione sulla vita spirituale legata imprescindibilmente al mondo circostante, ma non solo Hildegarda ci restituisce uno sguardo profondo e delicato sulla donna.

In scena un’attrice a dare voce alla potenza simbolica e arcaica della parola di Hildegarda, una musicista/compositrice a tessere la via sonora.

La drammaturgia della parola si sviluppa partendo dai manoscritti di Hildegarda per giungere a testi inediti scritti appositamente per la scena.
Il componimento su cui si concentra la ricerca è la prima delle tre opere teologiche a cui Hildegarda affida la sua visionarietà e la sua mistica, lo Scivias.

Il motore dello spettacolo è il dubbio che percorre l’esistenza di Hildegarda e di ogni essere umano, il mistero della rivelazione e l’angoscia dell’accettazione del proprio destinoHildegarda di Bingen (1098- 1179) religiosa Benedettina, mente straordinaria per forza e energia, scrisse moltissimo e in base alle sue opere può essere considerata profeta, poetessa, drammaturga, musicista, esperta in fisica e in morale politica.
Con la sua profonda sensibilità sapienziale e profetica fissa lo sguardo sull’evento della rivelazione, ma è attraverso la sua cosmologia che ella arriva ad interpretare tutta la vita come un’armonia, l’universo intero per lei è formato da un’unica e sublime sinfonia

Il suo linguaggio è caratterizzato da uno stile originale ed efficace, ella ricorre volentieri ad espressioni poetiche dalla forte carica simbolica, con folgoranti intuizioni, incisive analogie e suggestive metafore.

In Hildegarda l’alchimia, la scienza, la musica e il misticismo sono legati in una visione del mondo unica tra micro e macro cosmo.
Le sue visioni vivide e simboliche portano inevitabilmente ad una riflessione sulla vita spirituale legata imprescindibilmente al mondo circostante, ma non solo Hildegarda ci restituisce uno sguardo profondo e delicato sulla donna.

In scena un’attrice a dare voce alla potenza simbolica e arcaica della parola di Hildegarda, una musicista/compositrice a tessere la via sonora.

La drammaturgia della

Altri crediti: Musiche originali eseguite dal vivo Patrizia Mattioli
Luci Alice Scartapacchio


Produzione: Europa Teatri

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eUROPA tEATRI un luogo di sperimentazione dei linguaggi pertinenti alla scena in cui la pratica teatrale e la ricerca poetica trovano il loro mondo possibile; i suoi componenti lavorano oltre che per produzioni e rassegne teatrali e di danza, anche nel campo della pedagogia teatrale, organizzando e conducendo seminari e laboratori rivolti a diverse fasce d’età .

L’esperienza della compagnia si fonda principalmente sul riconoscere il linguaggio teatrale come luogo dove la ricerca, la fatica, l’energia e il sapere confluiscono per dare forma e rendere visibile ciò che altrimenti resterebbe invisibile e segreto; lo spazio si trasforma in luogo simbolico prima ancora che reale, costruito sull’impulso di una necessità ancor prima che sulla materialità del progetto.

La pratica della scena esige l’educazione allo sguardo, alla lettura profonda dei suoi codici interni, già di per se complessa rispetto ai vari linguaggi del teatro contemporaneo.

Anche nella proposta pedagogica Europa Teatri rivela la sua continuità di un percorso iniziato diversi anni fa nell’interesse costante e sempre rinnovato nei confronti della trasmissione del sapere teatrale.

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