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DECADENZE

Scimmie Nude
Regia: Gaddo Bagnoli
Drammaturgia: Steven Berkoff
Attori: Claudia Franceschetti, Andrea Magnelli
Trailer: Link
Anno: 2019
Adatto a: VM14


Generi: Prosa

Tags: Berkoff, Decadenze, Potere, Soldi, Scalata sociale

“Decadenze” è stato scritto nel 1981 per una coppia di attori/performer, ciascuno impegnato in un doppio ruolo. Si propone come una caustica attualissima riflessione sulle dinamiche di potere nella scalata sociale e sulle diaboliche macchinazioni messe in atto anche solo per non scivolare al gradino immediatamente sottostante di questo altare innalzato al dio denaro.

Ecco perché, nella messa in scena del regista Gaddo Bagnoli, fra paillette e lustrini dal ridondante gusto barocco, l'azione ruota invece attorno ad una essenziale piramide a gradoni. Simbolico ziqqurat di feroci pratiche sociali, è attorno a questo che si muovono, nei loro personaggi sempre grotteschi e spietati, Claudia Franceschetti e Andrea Magnelli.

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"In “Decadenze” intravediamo la realizzazione di quella “crudeltà” tanto cara al grande Artaud, altro nostro grandissimo maestro di ‘carta’. Per questo uno degli obiettivi del nostro spettacolo sarà proprio l’estrapolazione dal testo di questa crudeltà, di questa intima sensibilità propria dell’autore, così efficace da restituirci con chiarezza i percorsi più segreti e perversi dell’animo umano quando vive in una condizione di potere in cui l’unico valore per cui si deve esistere è il dio denaro.

I personaggi, infatti, sembrano incarnare il declino della società occidentale, del potere e dell’opulenza dominanti, la “decadenza” di chi tira i fili della nostra società ‘civile’. La ferocia dei personaggi qui appare legata indissolubilmente all’esercizio stesso del potere e ci investe con la sua forza distruttrice tale da palesarci il nostro ineluttabile tragico destino.

Berkoff fissa nel cuore del pubblico il senso della sua scrittura astratta e grottesca grazie alla sua ironia devastante che ci sorprende spesso in un ghigno a mezza bocca e che ci lascia a metà tra il ridere e la perplessità di dover forse preoccuparci seriamente.
Intendiamo rispettare le consegne dell’autore sul testo: due attori, Claudia Franceschetti ed Andrea Magnelli, per quattro personaggi che si alternano in questo interno scenograficamente astratto e nella nostra visione anche rialzato da una scala, con gli abiti per il cambio dei personaggi, proprio perché vivono sospesi tra azione e narrazione, in un continuo scambio di paure ed intenti.

Infatti la forma astratta e barocca della recitazione che il testo presenta, (da notare come lo stile barocco si leghi perfettamente alla perversione umana di cui tutto il lavoro è intriso e l’astratto ci salvi dalla banalità del realismo che qui in particolare sarebbe alquanto fuori luogo) viene qui proposta con una punteggiatura ed una scansione di forme grammaticali che inevitabilmente ci fanno pensare al jazz ed al rap. Per questo motivo saremo affiancati dal musicista jazzista Sebastiano Bon che curerà non solo le musiche originali ma anche l’approccio musicale al testo che qui s’impone."

Gaddo Bagnoli, Direttore Artistico e Regista

Altri crediti: Traduzione di G. Manfridi e C. Clerici
Musiche di Sebastiano Bon
Scenografia di Laboratorio Bìu
Foto di scena di Margherita Busacca
Si ringrazia Self Made di Roberta Vincenzi
Si ringrazia Francesco Canavese per la finalizzazione delle musiche

Produzione: Scimmie Nude

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Le “Scimmie Nude”, compagnia milanese costituitasi nel 2003 e diretta da Gaddo Bagnoli, fondano la loro metodologia su di un’attenta scelta operata tra le più avanzate tecniche di recitazione teatrale di tutto il novecento: la Biomeccanica di Mejerchol’d, il teatro fisico di Grotowski, la pratica d’uso dei centri di Gurdjieff, nonché l’opera scientifica del filosofo William James. Ma il principale ispiratore per la poetica, per la tecnica e per la drammaturgia della compagnia è certamente Antonin Artaud.

Dal 2003 al 2007 le Scimmie Nude sperimentano nuovi linguaggi utilizzando testi esistenti, classici e contemporanei, con l’obiettivo di approfondire un proprio studio teatrale che analizzi l’Uomo per studiarne il comportamento, attraverso la sua reattività animale e i rapporti reciproci con l’ambiente esterno. Nascono così gli spettacoli “Amleto” di W. Shakespeare (2004), “Tragico suo malgrado” di A. Cechov (2004) “Il caro estinto” di René de Obaldia (2005), “Il mare” di Edward Bond (2005), “Emigranti” di Mrozek (2006).

Nel 2008 matura l’esigenza di creare progetti originali e la ricerca della compagnia si declina in una Trilogia di Indagine sull’Uomo (prodotta da Federica Maria Bianchi): “Pauraedesiderio” (2008), “Macchine. Sinfonietta per corpi e voci” (2010), “Perversioni” (2011). Ad essa sono seguiti gli spettacoli “Sconnessioni” (2011), “Alieni” (2012), “Danza alla Rovescia. Insurrezione fisica” (2014), “Cromosomie” (2015), tutti con la drammaturgia di Gaddo Bagnoli. E’ del 2015 il progetto speciale “Bianco e Rosso” e nel 2017 la compagnia collabora con l’autore Giacomo Gamba producendo “Il circo delle stelle”. Da lì il ritorno a testi esistenti e gli spettacoli “Partiture futuriste” (2018) dai Manifesti del Futurismo e dal Chiaro di Luna di Marinetti e “Decadenze” di S. Berkoff (2019).

Compagnia con vocazione internazionale, le Scimmie Nude operano a Milano e dintorni attraverso lo Spazio Scimmie Nude, sede del gruppo, della Scuola di teatro e della piccola rassegna “Domeniche di Spettacolo”.

Nel 2013 al FIT Festival in Canada lo spettacolo “Pauraedesiderio” è stato premiato come migliore spettacolo del Festival vincendo il Premio del Pubblico; nel 2014 “Danza alla Rovescia” è stato segnalato dal sito di critica nazionale “SaltinaAria.it” come uno dei migliori spettacoli dell’anno e menzionato per le migliori interpretazioni femminili; nel 2015 lo stesso sito ha evidenziato “Cromosomie” tra le migliori regie della stagione e nel 2016 “Pauraedesiderio” tra le migliori riprese dell’anno.

La compagnia teatrale Scimmie Nude è composta nel suo nucleo storico da Gaddo Bagnoli, Claudia Franceschetti, Andrea Magnelli e Marco Olivieri.
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