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Bella Addormentata

Compagnia Yorick
Regia: Alessio Manuali
Drammaturgia: Testo originale
Attori: Francesca Farcomeni
Trailer: Link
Anno: 2021
Adatto a: per tutti


Generi: Prosa
Bella Addormentata racconta come il grande inganno del “lieto fine” possa condizionare una vita intera. Bella è una donna immersa nel mito della favola moderna in attesa che anche la sua storia si compia perché, in fondo, “se sogni qualcosa più di una volta questa prima o poi si avvera”. Bella è un artista di strada in attesa di un risveglio, di qualcuno o qualcosa che realizzi il suo sogno e la renda felice per sempre. Il tempo trascorre inesorabile, l’attesa si protrae fino a diventare immobilità e la favola si scontra con la realtà. Ma Bella è di fatto una sognatrice, un essere in cerca di poesia che conserva dentro di sé un desiderio più forte. Realtà, finzione, sogno? Risvegliarsi può significare addormentare quel sogno per sempre o semplicemente accettare di vivere per un futuro come sempre incerto.
“Bella Addormentata” nasce dal desiderio di indagare i temi dell’attesa, dell’inazione e del disincanto come condizioni dell’anima, ispirati dalle figure delle statue viventi che si trovano tra le strade di ogni città e rintracciati nel romanzo breve di Natalia Ginzburg: “E’ stato così”. Con Bella Addormentata prosegue la ricerca verso la sperimentazione e la creazione di una drammaturgia scenica originale attraverso la tecnica dell’improvvisazione.
Partire dal tema anziché dal testo, dall’uomo prima che dal personaggio. Sperimentare, analizzare, provare, assemblare, costruire, scartare e ricominciare. Seguire un istinto, un’intuizione, lasciarsi portare da una suggestione e fare sempre più spazio al processo creativo prima che alla performance.
Il romanzo della Ginzburg accompagna il lavoro e resta sempre più sullo sfondo aprendo la strada ad una storia originale che ci restituisce una donna prigioniera del suo stesso sogno. Vivere per un sogno e aspettare che si realizzi, confondere l’attesa con l’immobilità, questo il grande inganno che farà cadere Bella Addormentata preda debole e inerme delle sue stesse fantasie. Restare fermi, aggrappati ad un sogno impossibile renderà il risveglio più doloroso di qualsiasi profezia.

Produzione: Propria. Sempre e solo grazie alla buona volontà che ringraziamo.

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Francesca Farcomeni si diploma al Centro Internazionale "La Cometa" di Roma con i Maestri Nikolaj Karpov, Alan Woodhouse, Natalia Zvereva, Irina Promtova, Lilli Cecere, Valeria Benedetti Michelangeli, Gianfranco Isernia, Gabriella Borni, Shona Morris.Dal 2004 al 2010 lavora con la compagnia Triangolo Scaleno Teatro diretta da Roberta Nicolaicondividendo un percorso di ricerca sul teatro contemporaneo e mettendo in scena opere di Kafka, Pasolini, Brecht.Dopo l'incontro con Cristina Pezzoli e Letizia Russo partecipa all'esperienza dello "Spazio Compost" di Prato collaborando a progetti di ricerca nell'ambito delle tecniche di improvvisazione teatrale con particolare attenzione alla figura dell'attore-autore di se stesso nella creazione di drammaturgia e regia in tempo reale.Nel 2017 insieme ad Alessio Manuali, scrive e produce Bella Addormentata, una drammaturgia scenica ispirata al romanzo di Natalia Ginzburg "E' stato così". Prosegue così la ricerca verso la sperimentazione e la creazione di drammaturgia scenica originale attraverso la tecnica dell'improvvisazione. Partire dal tema anziché dal testo, dall'uomo prima che dal personaggio. Seguire un istinto, un'intuizione per fare spazio al processo creativo prima che alla performance. Ha lavorato con Sergio Fantoni, Ottavia Piccolo, Vittorio Viviani, Cristina Pezzoli, Letizia Russo, Angela Finocchiaro, Laura Marinoni, Pierpaolo Sepe, Lisa Ferlazzo Natoli, Francesco Zecca, Lucrezia Lante della Rovere, Compagnia Elena Vanni, Compagnia Lafabbrica, Compagnia La fabbrica dell'attore-Teatro VascelloAlessio Manuali si laurea presso l'Università Roma Tre - Discipline delle Arti, della Musica e dello Spettacolo (DAMS). Si diploma presso l'Accademia Nazionale d'Arte Drammatica Silvio d'Amico di Roma. Partecipa al corso di sceneggiatura Rai-script diretto da J.J. Abrams e Dara Marks. Cura la regia di opere tratte da Beckett, Brecht, Shakespeare, Cechov, Schnitzler. Come autore ricerca una forma poetica libera e svincolata dal suo significato, che sia leggibile a più livelli e che riesca a trasfigurare le immagini che siamo soliti associare al segno che portano. Lo stupore che tale spiazzamento genera è un momento di grande bellezza. Lavora come regista e pedagogo.Ha lavorato con i Maestri Bruce Mayers, Lilo Baur, Torgeir Weithal, Peter Clough, Josè Sinisterra, Emma Dante, Dario Fo, Giancarlo Nanni, Franco Molè, Andreas Wirth, Ascanio Celestini, Duccio Camerini.
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