Regia: Jacopo Neri
Drammaturgia: Jacopo Neri
Attori: Dario Caccuri, Martina Massaro, Jacopo Neri
Altri crediti: MUSICHE ORIGINALI: Enrico Truffi SOUND DESIGN: Gabriele Gallo
Parolechiave:
Produzione: Eat the catfish & Associazione culturale Xenia
Anno di produzione: 2025
Genere: Prosa
SINOSSI:
Parte di una trilogia avviata nel 2020, Primavera e altre stagioni esplora quella componente di delirio che è insita nel sentimento amoroso, e che emerge con particolare forza nel primo anno di una nuova relazione: nei primi appuntamenti, quando facciamo di tutto per apparire perfetti, invulnerabili agli occhi dell'altro; nella fase della gelosia, quando ci sentiamo annientati da ogni distrazione, ogni altro interesse della persona amata; e ancora nel picco dell'infatuazione, in cui crediamo di vivere la storia più bella del mondo, e tutte le altre ci sembrano inevitabilmente inferiori. Lungo il corso dello spettacolo, l'Io parlante attraverserà gli aspetti più viscerali e ambivalenti dell'amore, tentando ora di rimuoverli, ora di controllarli, e infine di accettarli come parte integrante di sé e del rapporto.
Dal punto di vista drammaturgico, i tre attori presenti in scena non incarnano tanto dei personaggi, quanto le diverse parti di un solo Io preso nei travagli dell’amore. Dal punto di vista registico, il lavoro si serve di linguaggi fortemente ibridi, per rendere al meglio la complessità delle tematiche trattate: uno stile testuale che mescola elementi monologici, poetici e narrativi; una partitura musicale che unisce acustico. elettronico e rumoristico; una recitazione in bilico tra naturalismo, lavoro sul microfono e studio del gesto, del movimento coreografico e dei dispositivi digitali.
PROGETTO:
A livello tematico, il progetto porta avanti un’ideale trilogia sull’amore avviata con lo spettacolo
Tre liriche (2023). L’intento generale è studiare la natura dell’esperienza sentimentale in un’epoca
profondamente ambigua dal punto di vista della relazione umana: da un lato, infatti, registriamo
movimenti culturali che cercano di legittimare in maniera virtuosa tutte le forme di erotismo, di
sessualità e legame affettivo; dall’altro, ci scontriamo con una realtà storica che rende sempre più
complesso il contatto tra le persone, nel dilagare dei media digitali, nella memoria del trauma
pandemico e nell’instabilità politica e sociale della contemporaneità. Così, tra i discorsi sull’amore
e il vissuto dell’amore si apre una sorta di frattura, patita specialmente dalle generazioni nate a
cavallo del nuovo millennio. Molti individui si trovano impreparati a gestire la pratica del rapporto
quotidiano, che si satura presto di nevrosi, di dinamiche tossiche e narcisistiche, di comportamenti
difensivi, aggressivi, evitanti.
Questo è il filo rosso che unisce i lavori della nostra trilogia, per il resto indipendenti l’uno
dall’altro: un “Io parlante” che fatica a gestire i turbamenti dell’amore, ed elabora soluzioni più o
meno lineari, assurde, paradossali per lenire l’angoscia.
Informazione riservata agli Organizzatori
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