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Gassa d'amante
Labirion Officine TrasversaliRegia: Valerio Leoni e Sofia Guidi
Drammaturgia: Valerio Leoni
Attori: Sofia Guidi, Juliana Azevedo, Mattia Parrella, João Silva, Davide Ventura
Trailer: Link
Anno: 2024
Adatto a: per tutti
Generi: Prosa, Performance, Altro
Tags: legame, morte, passaggio, confine, amore
La morte da quando è entrata nella mia vita è rimasta nei paraggi di casa, così ora scrivo di lei con lei nei miei occhi.
La morte è un nodo che ci appartiene, è l’evento, il ricevimento il cui invito non si può declinare, non c’è mai tempo per nulla, forse neanche quello di leggere questo scritto, ma c’è sempre tempo per morire. Morire in abiti eleganti, morire come vermi, morire accidentalmente, morire ancora prima di nascere, morire di fame, morire togliendosi la vita, che è una ragazzina con un vestito a fiori color pastello e i capelli morbidi sulle spalle. La morte invece è una vecchina che assomiglia a quella Nonna tanto vecchia che la chiamavamo tutti Nonna Vecchia, come se fosse nata già con le rughe. Una vecchina che ti abbraccia, ti insegna, ti sgrida e ti spaventa.
La morte è il nodo. Aldiquà c’è la vita e all’altro capo, nell’aldilà, c’è il filo d’amore che ci conduce da tutti coloro che abbiamo amato e amiamo in una stanza del cuore che non appartiene alla vista.
Ed arrivati fino a qui, se la narrazione è il laccio la useremo per raccontarvi di noi. Tuttavia, mai sarà parte della nostra scena, procederà infatti frantumata nella poesia e nessun significato univoco la schiaccerà a terra, piuttosto si librerà in aria sganciandosi dai castelli della ragione e perdendosi come una preghiera nel vento.
Ridurremo il mondo scalandolo fino all’unità dell’uomo che necessita, per capire, di un segno sicuro, la morte forse? Mai esistita cosa più certa. Con la poesia toglieremo quei veli di certezza che oscillano come lenzuola sui terrazzi degli ultimi piani e che poi volano libere per non bruciare al sole.
Useremo immagini ed analogie, somiglianze, legami: una donna pescata e mangiata, usata e insultata; un cielo capovolto in un mare pieno di lampare, una rete fatta da legami d’amore, stelle cadenti che come sogni si schiantano a terra. Atmosfere, eventi e personaggi di questa attraversata.
La parola sarà scarnificata, modellata la pasta vocale, sconosciuta la grammatica e l’articolazione.
La scena, in continuo mutamento tra assi, travi e listoni, costruirà gli ambienti del nostro vivere: una stanza, una mensa, un ristorante ed un pontile, che è linea di confine, orizzonte che collega mare e cielo, sotto e sopra, aldiquà e aldilà, quest’ultimo concepito vergine dalla nostra immaginazione, voluminoso ma ripiegato nella carta bianca di una lettera d’amore.
Queste parole, che dovrebbero essere descrittive, straboccano a tratti nell’emozione, come un fiume, che tanto è criticato per la sua violenza ma nessuno a notare quella degli argini che lo contengono. Sembreranno scritte di getto, o forse perfettamente distribuite nella temperatura dei nuclei tematici che attraversano. Potranno essere scelte o scartate, ma almeno un’altra cosa resterà ad ogni modo certa: dietro l’umano calcolo che le ha composte c’è un pensiero vivo.
E se non ci dovessimo incontrare qui, ci vedremo comunque al grande evento dove siamo tutti invitati, senza discriminazioni.
Altri crediti: Scene e luci a cura di Valerio Leoni
Disegno sonoro a cura di Federico Scettri
Collaborazione alle scene: Federica De Tora e Sharon Tomberli
Produzione: Labirion Officine Trasversali con il supporto di PAV e del programma Movin'Up Spettacolo - Performing Arts 2023/2024
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Labirion Officine Trasversali è un Centro di Ricerca, Formazione e Produzione Teatrale fondato e diretto da Sofia Guidi (attrice, regista e formatrice) e Valerio Leoni (regista, drammaturgo e formatore). Il lavoro della compagnia residenziale del centro, composta dai due direttori e dai performer Sara Giannelli, Sharon Tomberli e Davide Ventura, si sviluppa lungo il confine tra teatro fisico e minimalista con incursioni nelle arti di strada e cogliendo le opportunità offerte dalle nuove tecnologie, soprattutto nel campo dell’arte visiva digitale. Le produzioni, i lavori di ricerca e i progetti formativi del centro sono stati ospitati da istituzioni e festival italiani e internazionali come La Biennale di Venezia, Grotowski Institute (PL), Voilà Europe Theatre Festival (UK), NTL Festival (DK), IPPT International Platform for Performer Training (EU), University of Kent (UK), University of East London (UK), Coventry University (UK), Eamt (EE), Estate Romana, In Altre Parole, ARTErie, StradArte, Opulentia Festival.Lo spettacolo “Cuspidi”, prodotto dalla Biennale di Venezia con il supporto esterno dell'Università di Coventry (UK) e diretto da Valerio Leoni, ha debuttato a Giugno 2023 nell'ambito del 51° Festival Internazionale del Teatro quale vincitore del bando "Biennale College Teatro Regia Under 35 (2022/2023)".Lo spettacolo “RUINS|Souvenirs”, diretto da Valerio Leoni, è stato presentato in anteprima presso il Teatr Laboratorium del Grotowski Institute di Wroclaw (PL) con il sostegno di “Movin'Up Spettacolo”, a cura di MIBACT, GAI, Regione Puglia e GA /ER". Dal punto di vista didattico, il centro organizza ogni Estate, tra le altre attività, il programma di formazione residenziale “Out Academy”, giunto quest’anno alla sua quarta edizione ospitando workshop diretti da Przemysław Błaszczak e Joanna Kurzyńska (Grotowski Institute, PL), Vincent Mangado (Théätre du Soleil, FR), Ricardo Puccetti (Lume Teatro, BR), Yi-Chun Liu ed Eliana Stragapede (Peeping Tom), Borna Babić (Ultima Vez), Andrea Trapani (Biancofango, IT), Chiara Michelini (Teatropersona, IT) e Andrea Pangallo.