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La più grande tragedia dell'umanità
MalmadurRegia: Jacopo Giacomoni e Gaia Bautista
Drammaturgia: Jacopo Giacomoni
Attori: Jacopo Giacomoni e Yoko Yamada
Trailer: Link
Anno: 2024
Adatto a: VM14
Generi: Prosa, Performance
Tags: Tragedia, spettacolarizzazione, gioco, dolore, voto
Un dispositivo performativo che permette al pubblico di eleggere la più grande tragedia dell'umanità.
Uno spettacolo che spettacolarizza la spettacolarizzazione della sofferenza.
Si parte dalla perdita di un cellulare e si arriva a un amore tradito, a un parente malato, a un'epidemia, fino a un genocidio, a un paragone tra una strage vicina e una lontana, tra una recente e una passata, a una tragedia di cui è vittima anche un turista italiano.
Debord dice che lo spettacolo «è il momento storico che ci contiene». Fuori dal teatro «lo spettacolo costituisce il modello presente della vita socialmente dominante». Il dispositivo ruota intorno a due temi: la spettacolarizzazione mediatica del dolore e la rappresentabilità del tragico. Come cambia la mia percezione del dolore a seconda dei mezzi espressivi usati per rappresentarlo? Quale tragedia rappresenta il muro contro cui far schiantare questo gioco perverso?
Altri crediti: organizzazione Marco Tonino
comunicazione David Angeli
assistenza Chiara Uliana
costumi in collaborazione con Angie Power
Partner Teatro Stabile di Bolzano, Centro Servizi Culturali S. Chiara di Trento
testo finalista di NdN Network drammaturgia Nuova 2020
Progetto selezionato nel 2022 dal bando Piattaforma per la circuitazione dello spettacolo professionale in Trentino- Alto Adige, promosso da TSB, CSCSC, CTT
Produzione: Malmadur e Evoè! Teatro
File scaricabili:
DOSSIER.TRAGEDIA.2024.pdf
Recensione.di.Graziano.Graziani.pdf
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Malmadur nasce nel 2013 con lo spettacolo LEAR/Del conflitto generazionale, vincitore del Premio OFF 2013 del Teatro Stabile del Veneto.
“Malmadur” in friulano, trentino e veneziano antico significa “acerbo, immaturo”, a sottolineare l’approccio di continua ricerca, risultato della contaminazione tra i diversi campi di formazione dei sette membri della compagnia.
La compagnia crede in un teatro fondato su un lavoro lento, multidisciplinare e collettivo, che cerca il rapporto diretto col pubblico, l'ironia e al contempo la messa in crisi delle certezze dello spettatore.
Nel suo percorso artistico la compagnia ha sviluppato drammaturgie fluide e indeterminate, imperniate sulla partecipazione reale del pubblico e sulla decostruzione del rapporto tra attore e testo. Il linguaggio della compagnia guarda al teatro contemporaneo europeo, costruendo dispositivi scenici non convenzionali per ripensare insieme il presente.
Malmadur ha all’attivo 4 laboratori e 5 produzioni teatrali.
La sua ultima produzione, "50 minuti di ritardo", ha vinto il bando di residenza e sostegno alla produzione della Fondazione Teatro della Toscana nel 2019.
Attualmente Malmadur è impegnata nello sviluppo di un nuovo progetto, "Bildung", grazie anche alla vincita del bando "A casa nostra" in collaborazione con ArteVen, Teatro Stabile del Veneto e Fondazione Teatro Comunale di Vicenza.
“Malmadur” in friulano, trentino e veneziano antico significa “acerbo, immaturo”, a sottolineare l’approccio di continua ricerca, risultato della contaminazione tra i diversi campi di formazione dei sette membri della compagnia.
La compagnia crede in un teatro fondato su un lavoro lento, multidisciplinare e collettivo, che cerca il rapporto diretto col pubblico, l'ironia e al contempo la messa in crisi delle certezze dello spettatore.
Nel suo percorso artistico la compagnia ha sviluppato drammaturgie fluide e indeterminate, imperniate sulla partecipazione reale del pubblico e sulla decostruzione del rapporto tra attore e testo. Il linguaggio della compagnia guarda al teatro contemporaneo europeo, costruendo dispositivi scenici non convenzionali per ripensare insieme il presente.
Malmadur ha all’attivo 4 laboratori e 5 produzioni teatrali.
La sua ultima produzione, "50 minuti di ritardo", ha vinto il bando di residenza e sostegno alla produzione della Fondazione Teatro della Toscana nel 2019.
Attualmente Malmadur è impegnata nello sviluppo di un nuovo progetto, "Bildung", grazie anche alla vincita del bando "A casa nostra" in collaborazione con ArteVen, Teatro Stabile del Veneto e Fondazione Teatro Comunale di Vicenza.