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Louis

Carola Maternini
Regia: Carola Maternini
Drammaturgia: Carola Maternini
Attori: Carola Maternini Elisa Sarchi
Anno: 2023
Adatto a: per tutti


Generi: Figura

Tags: Perdita, Trauma, Arto fantasma, Morte

Isabel Allende ha scritto: “A un certo punto mi sono resa conto che si viene al mondo per perdere tutto. Più a lungo vivi, più perdi. In primo luogo stai perdendo i tuoi genitori, a volte persone molto care intorno a te, i tuoi animali domestici, i luoghi e anche le tue facoltà.”
Cosa ci succede quando perdiamo qualcosa o qualcuno a cui teniamo molto? E’ quello che Louis deve affrontare al suo risveglio nel cuore della notte. Dormiva sonni tranquilli ma, quando si sveglia, si accorge che c’è qualcosa di strano: gli manca un braccio! Attraversa incredulità, dubbio, paura, panico. La sua, si trasforma in una notte insonne alla ricerca di una soluzione. La sua, è la storia della ricerca di un nuovo equilibrio dopo una perdita.
La sindrome dell’arto fantasma come metafora di un altro tema caro: continuare a sentire anche quel che non c’è più, anche chi non c’è più. Inoltre, connettere questo tema al più ampio tema del corpo, può aprire una ricerca che sembra risuonare nel contemporaneo, nei tempi che attraversiamo dopo anni di emergenza sanitaria, tempi in cui il tema del corpo sano o malato, completo o amputato (nei termini della perdita di qualcosa/qualcuno) non è più il grande assente o il grande rimosso ma è tornato a imporsi fortemente alla nostra attenzione.

Fonti
Bibliografia
O. Sacks - L’uomo che scambiò sua moglie per un cappello
O. Sacks – Su una gamba sola
V. S. Ramachandran, S. Blakeslee - La donna che morì dal ridere
D. Pennac - Storia di un corpo
N. V. Gogol’ - Il naso
Roland Topor - L’inquilino del terzo piano
Rupi Kaur - The sun and her flowers
Daniil Charms – Il falegname Kusakov (in “Casi”)
Charles Simic – Il mondo non finisce
Filmografia
Gérémy Clapin - Dov’è il mio corpo (dal romanzo di Guillaume Laurant - Happy Hand)
Liev Schreiber - Ogni cosa è illuminata (dall’omonimo romanzo di Jonathan Safran Foer)
Teatrografia
Sineglossa - Remember Me (2009)
Spunti iconografici
Per costruire il pupazzo e gli arti fonte di ispirazione sono i lavori di Vally Nomidou


Altri crediti: Con il supporto artistico di Valeria Sacco

Produzione: Auto produzione
Con il sostegno di IntercettAzioni - Centro di Residenza Artistica della Lombardia: progetto di Circuito CLAPS, Industria Scenica, Laagam, Teatro delle Moire, ZONA K
Teatro del Lavoro

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Esperta nell’utilizzo delle pratiche teatrali all’interno dei processi formativi e nello sviluppo di processi partecipativi. Attrice, animatrice (teatro di figura) e formatrice, da anni realizza progetti di teatro sociale, sviluppo di comunità e progettazione partecipata in differenti contesti: nelle scuole primarie e secondarie con allievi e docenti, in azienda, per le alternanze scuola lavoro, nei centri di aggregazione giovanile. Collabora con il Corso di Alta Formazione per Operatori di Teatro Sociale e di Comunità dell’Università Cattolica di Milano. Per un decennio ha lavorato per il Progetto LAIV - Laboratori Arti Interpretative dal Vivo di Fondazione Cariplo (tutoraggio, formazione, festival).

Varesotta di origine, giramondo per vocazione e milanese per comodità, si laurea in Lettere Moderne con indirizzo Teatro e si specializza sulla conduzione dei gruppi con il corso di Alta Formazione per operatori di Teatro Sociale dell’Università Cattolica di Milano. Frequenta alcune scuole di teatro a Milano (Centro Teatro Attivo, Scuola di Teatro internazionale Kuniaki Ida) e approfondisce la pratica teatrale seguendo i percorsi di alcuni maestri in particolare, scegliendo e seguendo ciò che più porta poesia al suo sguardo sul mondo: Danio Manfredini, César Brie, Compagnia Abbondanza Bertoni, Riserva Canini, Familie Floez. Ama danzare e da qualche anno approccia i mondi della contact improvvisation e del bal folk. Come performer partecipa alla creazione e allestimento di Labirinti sensoriali in concomitanza di co-progettazioni europee. Negli ultimi anni approfondisce lo studio dei linguaggi e delle tecniche del teatro di figura grazie al corso Animateria di Teatro Gioco Vita - Piacenza. Da questa esperienza nascono due spettacoli: "La soffitta di Chopin" col gruppo Luci Ferrigne, spettacolo di teatro d'ombre e d'attrici indirizzato a un pubblico a partire dai 6 anni, e "Louis" con una collega attrice e animatrice, spettacolo con un pupazzo da tavolo rivolto a un pubblico adulto e, se ragazzi, a partire dagli 11 anni.
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