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Teresa degli Oracoli

Opificio03 Aps
Regia: Nino Sileci
Drammaturgia: Arianna Cecconi - Nino Sileci
Attori: Valeria D'Angelo Silvia Ponzo
Trailer: Link
Anno: 2023
Adatto a: per tutti


Generi: Prosa

Tags: Famiglia, Onirico, Donne, Nostalgico, Femminile

“Teresa degli Oracoli” prende spunto dall’omonimo romanzo scritto da Arianna Cecconi ed edito da Feltrinelli che racconta la storia di una famiglia tutta al femminile. In seguito all’aggravarsi delle condizioni di Teresa, la capostipite di una famiglia composta da cinque donne da tempo ormai separate, le componenti della famiglia si ritrovano tutte dopo anni riunite nella stessa casa. Ed è lì che i ricordi si mischiano con il presente: parole inespresse, azioni non vissute, amori impossibili sono conseguenze o cause di qualcosa di viscerale, ancestrale e profondo che si cela nelle anime delle protagoniste che, strette ormai da troppo tempo nei loro bachi da seta, si scoprono mano a mano, rivelando i propri segreti e arrivando, attraverso gli oracoli di Teresa, ad un percorso di rinascita. La scrittura evocativa, familiare ed onirica che contraddistingue il romanzo originale è stato il punto cardine da dove è partito il lavoro di riscrittura che, attenendosi al testo ma stravolgendone alcune parti per adattarlo alle necessità teatrali, ha ricostruito le vite delle cinque donne: Teresa, la capostipite ormai in fin di vita; Rusì, cattolica fervente e cugina della protagonista; Irene e Flora figlie di Teresa, molto diverse tra loro ma unite dal legame di sorelle e Pilar, la collaboratrice domestica peruviana con un fortissimo legame alla sua terra e alle sue tradizioni. La paura della dipartita di Teresa sempre più vicina e la necessità di ammettere una volte per tutte le proprie paure più recondite, spingono una dopo l’altra a rivelare i propri segreti, fino ad arrivare al segreto più grande di tutti, quello della stessa Teresa che una volta rivelato, la lascia libera di andare.
La scelta registica si incentra sul tentativo di un connubio tra una familiarità rievocativa ed essenziale, attraverso l’utilizzo di scenografie ed elementi rappresentativi della casa (luci intradiegetiche, tavolo e sedie) e una ricerca onirica attraverso elementi più concettuali come il letto fatto di bachi da seta che rappresenta simbolicamente il letto dove giace per tutto il tempo la protagonista, con riferimento al lavoro che in tempi passati la famiglia conduceva, la bachicoltura. La ricerca mirata sui suoni e sulle luci esplora le possibilità che queste hanno di sostituirsi completamente agli oggetti fisici e portano alla realizzazione di una scenografia volutamente “incompleta” che concede alla scena i tratti onirici ricercati (ad esempio i rumori della cucina e di tutti quegli elementi non fisicamente in scena ma facilmente riconoscibili solo attraverso i movimenti delle attrici). A queste scelte si aggiunge una virtuosistica prova d’attore riducendo il cast a sole due attrici che interpretano le quattro donne della famiglia interagendo tra di loro tramite diversi espedienti teatrali. L’elemento luminoso e l’elemento audio sono quindi studiati per dialogare con la scena in modo intradiegetico ed extradiegetico dettando l’alternanza tra ricordo e presente.


Altri crediti: Tecnico audio: Nino Sileci
Tecnico luci: Francesca Vecchiato

Produzione: Opificio03 APS

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Opificio03 è una compagnia teatrale fondata a Roma nel 2019 che nasce dall’incontro di tre allievi dell’Accademia Internazionale di Teatro di Roma che, all’indomani del diploma, decidono di creare una realtà che, in linea con il loro modo di intendere il teatro, sia un vero e proprio cantiere teatrale; un luogo di produzione artistica che vive la creazione di uno spettacolo come qualcosa di artigianale, un’opera che nasce e cresce attraverso il lavoro della compagnia che ne segue ogni sua parte, dalla scrittura all’allestimento, dalla progettazione di scene e costumi alla distribuzione. Una scelta che è sicuramente figlia dei tempi ma che vuole essere anche fortemente programmatica, in accordo con l’insegnamento lecoquiano che i tre fondatori condividono: essere artigiani del proprio teatro, curare le proprie produzioni in ogni loro fase, esaltare il lavoro corale e la forza del gruppo oltre le spinte individualistiche e mettere sempre al centro lo spettacolo più che il singolo attore, regista o drammaturgo. Per questo fin dai suoi albori Opificio, nella scelta delle realtà e degli artisti con cui collabora, si affianca a quelle realtà e a quei singoli artisti che condividono il loro modo di fare e intendere il teatro, creando una rete di compagnie, attori, musicisti, coreografi, drammaturghi, tecnici che provengono da tutta la penisola (e non solo), che si conoscono e si contaminano artisticamente e umanamente. Per questo motivo Opificio in una fase iniziale sceglie di dedicarsi all’organizzazione di festival teatrali che coniughino la propria vocazione artistica a quella organizzativa, che creino nuovi spazi di aggregazione e fruizione culturale e che siano il palcoscenico ideale per la messa in scena delle proprie produzioni e di quelle delle giovani compagnie che ospitano in questi festival. Da questo intento nascono così “I Racconti di Dioniso”, una rassegna di 20 spettacoli tenutisi nell’estate del 2022 presso il parco archeologico di Ostia Antica e il Parco Archeologico dell’Appia Antica e il festival “Dioniso nel Borgo-progetto crossmediale di valorizzazione del borgo di Ostia Antica”, realizzati con il sostegno della Regione Lazio e del Comune di Roma. Due festival di respiro nazionale, che hanno ospitato oltre alle proprie produzioni, compagnie provenienti da tutta la penisola e personalità rilevanti del mondo dello spettacolo e che sono stati l’occasione per mettere in pratica un altro dei punti programmatici cari ad Opificio: in un mondo in cui i teatri restano troppo spesso vuoti Opificio pensa che sia importante non solo riportare il pubblico a teatro ma riportare il teatro agli spettatori, far sì che il teatro irrompa negli spazi della vita dei cittadini, nei parchi, nelle piazze, nelle dimore storiche e nei parchi archeologici, facendo si che arte valorizzi altra arte, unendo le forze e facendo sì che lo spettacolo diventi un vero e proprio evento, un’esperienza di scoperta a tutto tondo. Nei festival “I Racconti di Dioniso” e “Dioniso del Borgo” e nel festival che Opificio organizzerà nell’estate 2023 presso il comune di Anzio, “Anzio nel Mito”, l’evento teatrale si fonde con la scoperta del luogo che lo ospita, gli spettatori si lasciano incantare dalle storie degli spettacoli e dalla storia del parco o del borgo. Le produzioni che vanno in scena in questi contesti sono “All Hail Macbeth” (2020) “Le Baccanti” (2021) “Anfitrione” (2022) e “Idi di Marzo” (2022) e hanno tutte in comune il principio di rivisitazione e del mito antico in chiave moderna: tutti e quattro i lavori sono frutto di un profondo lavoro di rielaborazione delle vicende e del testo antico, di un’intensa attività di ricerca condivisa da attori e registi. Tutte e quattro le messe in scena sono intese ad indagare il nucleo drammaturgico, sia esso comico o tragico, della vicenda dimostrando come alcune storie, alcuni miti abbiano attraversato i secoli rimanendo sempre validi, sempre forieri di nuove immagini e suggestioni. Parallelamente agli spettacoli classici e ai festival estivi Opificio porta avanti la produzione di opere di nuova drammaturgia che debuttano tutte tra il 2020 e il 2021 presso il teatro del Centro Culturale Artemia, sala che da più di dieci anni è un punto di riferimento per le giovani realtà della capitale e non solo dove Opificio03 ha residenza fissa dal dicembre 2021. Qui debuttano “Donna Olimpia: la Papessa” uno spettacolo che celebra la cultura popolare romana dallo stornello ai poeti del seicento utilizzando la storia di Pasquino per dipingere un poetico affresco di Roma, “L’assurdo e il suo contrario”, che mischia suggestioni dello storico varietà del secolo scorso alla clownerie e al teatro dell’assurdo fino ad arrivare alla moderna stand up comedy e “Al di là della collina”, un lavoro fortemente narrativo che ricostruisce la storia del rapporto tra Fernanda Pivano e Cesare Pavese che si mischia con quella di Torino e dell’Italia durante il secondo conflitto mondiale. Dal 2023 Opificio03 ha deciso di ampliare i propri orizzonti aprendosi alla al teatro ragazzi: “Il paese dove non si muore mai”, che nella versione di corto teatrale ha vinto lo scorso 26 giugno 2023 il prestigioso festival “Piccirè” dello storico Teatro Ditirammu di Palermo, è uno spettacolo tout publique attualmente in produzione. Partendo dalla celebre raccolta di fiabe popolari italiane realizzata il secolo scorso da Italo Calvino “Il paese dove non si muore mai” mette insieme teatro di figura, clownerie, pupi siciliani, teatro della fiera, musiche e danze popolari in un’opera frutto di una profonda ricerca artistica e storica. Parallelamente nella stagione 22/23 nascono i progetti per 3 nuovi lavori di nuova drammaturgia che Opificio conta di produrre nel 2024: “Teresa degli Oracoli”, scritto e diretto da Nino Sileci e tratto dall’omonimo romanzo di Arianna Cecconi, edito da Feltrinelli, “AedeM” e “Next Stop”. • Curriculum e collaborazioniNell’estate del 2020, Opificio03 fa il suo esordio, sulle scene ospite del festival “Mamm’ell’art” presso il Castello Lancelotti di Lauro (AV) con gli spettacoli “All Hail Macbeth” scritto e diretto da Lorenzo De Santis e “Il Mercante di Venezia”, diretto da Lorenzo De Santis che nello stesso anno ad ottobre, va in scena presso il chiostro del Palazzo Comunale del Comune di Orte (VT) che sostiene e da il suo patrocinio all’evento.Nel 2021 Opificio03 collabora all’organizzazione del 27° Festival del Teatro Urbano, rassegna promossa da Roma Culture e vincitore dell’Avviso pubblico Estate Romana 2020-2022 e ideata da Abraxa Teatro di Emilio Genazzini che vanta un’esperienza artistica di oltre 40 anni sul territorio nazionale, alla quale hanno partecipato personalità di spicco come Eugenio Barba e nella quale Lorenzo De Santis e Silvia Ponzo vanno in. Scena nello spettacolo “Il percorso di un’anima: Dante e la Divina Commedia” scritto e diretto da Emilio Genazzini.Sempre nel 2021 lo spettacolo “All hail Macbeth” va in scena a Napoli, presso Castel dell’Ovo, a seguito della vittoria del bando per la realizzazione di attività culturali promosso dallo stesso comune di Napoli. Lo spettacolo, inoltre, nella stessa estate, è stato selezionato al Festival del cortometraggio Ettore Scola, finanziato dal prestigioso bando “Scena unita", relativamente alla sezione teatro e al festival “Pillole di Teatro” presso Villa Pandola (Lauro-AV), mentre nello stesso periodo debutta al festival di teatro promosso e organizzato dal comune di Sarnano (MC) “Donna Olimpia: la Papessa” scritto e diretto da Lorenzo De Santis. A dicembre 2021 Opificio03 comincia la collaborazione con Maria Paola Canepa e il Centro Culturale Artemia di cui Canepa ha la direzione artistica. Opificio prende qui residenza permanente, trovando così una casa e uno spazio dove fare ricerca e allestire i propri spettacoli: debutta qui “L’Assurdo e il suo contrario” scritto da Silvia Ponzo e diretto da Lorenzo De Santis che andrà in scena nello stesso mese presso la Sala Paolo Poli di Ostia. Nell’estate del 2022 lo spettacolo “Le Baccanti” di Euripide, diretto da Silvia Ponzo, viene selezionato al festival di teatro antico InSuasa e ha così il suo debutto nazionale presso l’anfiteatro di Castelleone di Suasa il 23 luglio 2023; il 30 luglio invece è ospite del festival di teatro antico dell’Anfiteatro di Avella in provincia di Avellino. Sempre nell’estate del 2022, a seguito della vittoria del bando “Estate Romana 2022 – Riaccendiamo la Città, Insieme”, Opificio03 ha curato la direzione artistica della rassegna di 12 spettacoli denominata “Dioniso nel Borgo - Progetto Crossmediale di valorizzazione di Ostia Antica” presso Piazzale della Rocca, nel cuore del borgo di Ostia Antica. In questo contesto vanno in scena “Anfitrione”, con la regia di Silvia Ponzo e Nino Sileci, “All Hail Macbeth” e “Il Mercante di Venezia”Nelle estati 2021-2022 a seguito della vittoria dell’Avviso pubblico per sostegno a progetti di valorizzazione del patrimonio culturale attraverso il teatro dal vivo promosso dalla Regione Lazio, Opificio03 ha curato la direzione artistica della 1° edizione del Festival “I Racconti di Dioniso”, un’importante rassegna di 20 spettacoli diversi che hanno come location di rappresentazione i rinomati siti archeologici del Parco di Ostia Antica e il Parco dell’Appia Antica di Roma. Sono stati ospiti della prima edizione della rassegna compagnie internazionali e personalità di spicco nell’ambiente teatrale, quali Francesco Pannofino e Carlo Sciaccaluga. Tra gli spettacoli ospiti della rassegna vanno in scena “All Hail Macbeth”, “Le Baccanti” e hanno la loro prima nazionale “Anfitrione” con la regia si Silvia Ponzo e Nino Sileci e “Idi di Marzo” con la regia di Lorenzo De Santis. Nella stagione 2022/2023 presso il Centro Culturale Artemia va in scena, dal 14 al 16 ottobre “Anfitrione” mentre a febbraio debutta “Al di là della collina” scritto da Silvia Ponzo e diretto da Lorenzo De Santis. Nell’estate 2023, a seguito della vittoria del bando di sostegno alle attività culturali del Comune di Anzio, organizza la prima edizione di “Anzio nel Mito” con 4 spettacoli all’interno del giardino della Villa comunale “Corsini-Sarsina”.
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