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L'anima buona di piazza Tirana

Dopolavoro Stadera
Regia: Mario Gonzalez
Drammaturgia: Irene Arpe e Luigi Vittoria
Attori: Irene Arpe e Luigi Vittoria
Trailer: Link
Anno: 2022
Adatto a: per tutti


Generi: Prosa, Altro

Tags: brecht, maschera, teatrocontemporaneo, animabuona, milano

SINOSSI DELLO SPETTACOLO
Siamo a Milano, quartiere Giambellino, durante le distribuzioni alimentari della Brigata Polenta. È qui che si presenta il dio della giustizia, promesso e atteso da un’antica leggenda popolare della zona, travestito da vecchio mendicante per via di una scommessa: deve trovare almeno un’anima buona. Grazie all’aiuto di Franco, un senzatetto del quartiere, il dio riuscirà finalmente a trovare in Chantè una persona disposta ad aiutare un poveretto. Ricompensata con una somma enorme di denaro, la ragazza, ingenuamente idealista, darà tutta se stessa e tutti i suoi soldi per la Brigata Polenta. Ma il mondo non ha pietà per i puri: per sopravvivere agli artigli del burocratismo istituzionale, di chi non ha più nulla da perdere e degli startupper innovativi Chantè è costretta a trasformarsi nel cugino Shon. Solo grazie a questa maschera, capace di adattarsi ai meccanismi dell’oggi, riuscirà a non farsi divorare dagli avvoltoi. È questa l’anima buona che cercava il dio della giustizia? Perché il giusto è sempre battuto, quando vuole soltanto dare aiuto?

NOTE DI REGIA
La regia di Mario Gonzalez è una regia essenziale, “invisibile": nessun movimento è fissato in scena, nessuna intenzione è prestabilita, tutto ciò che accade sul palco, da una sera all’altra, può e deve cambiare. Questa è una delle principali indicazioni di Mario: non abituarsi mai a fare sempre le stesse cose, non ripetere mai lo stesso pezzo nella stessa identica maniera per due sere di fila. Il lavoro di Mario è totalmente incentrato sull’attore: la sua regia “invisibile” è innanzitutto volta a sviluppare al massimo le potenzialità creatrici ed espressive dell’attore in scena. Ricercare la verità a discapito della recitazione: tutto ciò che accade in scena, tutte le emozioni che provano i personaggi devono essere a suo avviso perfettamente credibili, pur se tutti gli spettatori sanno e accettano che l’attore stia, in realtà, fingendo e che la storia narrata sia, in realtà, una storia di finzione: ciò nonostante gli spettatori devono ricevere l’illusione che quanto sta accadendo in teatro sia reale, è questo il senso profondo per cui Mario ripete sempre ai suoi attori “non recitare!”. Le luci di sala, anche in teatro, rimarranno accese per tutta la durata dello spettacolo: nelle regie di Mario Gonzalez non esiste quarta parete in quanto gli attori guardano direttamente negli occhi gli spettatori dalle prime alle ultime file e a loro si rivolgono direttamente durante tutta la durata dello spettacolo. Né è vietata l’interazione e la partecipazione del pubblico, che anzi in qualsiasi momento è chiamato a intervenire, a fare domande, a commentare, dando così importanti spunti di improvvisazione agli attori.

Altri crediti: Maschera di Renzo Sindoca
Foto e video di Anna Minor
Locandina di Nicholas Turba

Produzione: Una produzione Dopolavoro Stadera, con il sostegno di Olinda Onlus e Teatro La Cucina

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Il DOPOLAVORO STADERA è una comunità teatrale nata a Milano nel 2015. Si tratta di un’associazione di promozione sociale (APS) eterogenea, animata da attori professionisti, allievi-attori sulla via della professione e altri soci che praticano l’arte teatrale per passione e non per mestiere. Il fine dell’associazione è quello di trasformare il tempo libero in tempo creativo attraverso il gioco antico del teatro. Elemento fondante della compagnia è l’azione artistica, politica e sociale sul territorio. L’associazione si occupa principalmente di produzioni teatrali e di formazione teatrale, ma conta tra le sue file anche altre figure professionali quali fotografi, musicisti, grafici e videomaker. L’associazione nasce nel 2015 a partire da un laboratorio teatrale nel centro sociale Z.A.M. e debutta con Polenta e sangue – spaghetti pulp (2017), cui sono seguiti Resistenze, ovvero Aldo dice 26x1 (2018), Non lavate questo sangue – i giochi del G8 (2019). Dal 2018 l’associazione inizia una collaborazione con il CETEC – Centro Europeo Teatro e Carcere, realtà con la quale vince nel 2019 il bando del Comune di Milano Città Mondo On the Road. Nel 2019 l’associazione dà vita al laboratorio Migratori al CIQ – Centro Internazionale di Quartiere, progetto interrotto a causa della pandemia. Nel 2020, in piena emergenza sanitaria, l’associazione crea la Brigata Brighella, un progetto di teatro popolare pensato per portare il teatro nei cortili delle case popolari e avviato in collaborazione con Emergency e con Paolo Rossi. Con la Brigata Brighella l’associazione continua ad operare nei quartieri periferici della città di Milano riuscendo ad organizzare oltre 90 date, tutte a impatto economico zero per la cittadinanza. Dal 2019 l’associazione inizia a collaborare con il regista e pedagogo Mario Gonzalez, ex attore del Theatre du Soleil di Arianne Mnouchkine, con il quale organizza ogni estate, per quattro anni consecutivi, il laboratorio di alta formazione teatrale Dalla maschera neutra alla maschera espressiva (2020, 2021, 2022 e 2023) e con il quale produce gli spettacoli Benvenuta Catastrofe! (2021) e L’anima Buona di piazza Tirana (2022).Nel 2020 l’associazione è co-organizzatrice artistica e operativa del Festival delle Abilità, festival che ha ricevuto la medaglia al merito del Presidente della Repubblica per l’impegno civile.Nel 2021 l’associazione organizza un seminario sull’individualità comica condotto da Rita Pelusio e vince, in collaborazione con l’associazione 232, un crowdfounding civico del Comune di Milano con il progetto Inside the Beat - Outside the Box.Nel 2021 l’associazione vince il bando Resta in zona 6 del Comune di Milano e partecipa come partner al progetto Binari Kaleidoscopi Metropolitani, promosso dalla cooperativa Forum Cooperazione e Tecnologia, con il quale vince il bando Quartieri Connessi del Comune di Milano, grazie al quale ottiene uno spazio in zona Barona (MI) finanziato con i fondi europei Pom-Metro. Sempre nel 2021 l’associazione vince il bando LaiVIN - Fondazione Cariplo con un progetto di cittadinanza attiva Resistenze nel liceo Gandini-Verri di Lodi.Nel 2022 l’associazione avvia il laboratorio permanente Dopolavoro StaSera dando vita a un gruppo di giovani attori non-professionisti o sulla via della professione con il quale mette in scena gli spettacoli Non è la Brighella (2022) e Il paese è addolorato (2023). Dal 2023 l’associazione conduce anche un laboratorio teatrale per bambini e bambine in collaborazione con il Centro Milano Donna - Municipio 6. Nel 2023 l’associazione avvia il progetto PALESTRA PER ATTOR3, uno spazio di condivisione di pratiche teatrali sul modello degli sharing training. Nel 2023 l’associazione vince, in collaborazione con Lapsus e ZONA K, il bando La storia in città – urban game didattico. Sempre nel 2023 l’associazione partecipa alle riprese de Il popolo delle donne, un film di Yuri Ancarani presentato al PAC – Padiglione D’Arte Contemporanea di Milano.
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