Generi: Prosa

Tags: censura, comicità, nazismo, baffetti, specchio

Ispirato da una storia vera. Werner Finck è un comico tedesco di Kabarett. Siamo nel 1936 e Finck riceve una telefonata in cui gli si chiede, o meglio gli si ordina, di tenere uno spettacolo di fronte al Gran Consiglio del nazismo. Finck realizza che non si tratta di un semplice spettacolo ma di un processo vero e proprio. Sa che le sue battute non fanno piacere al regime e nel panico si domanda: di cosa ride un nazista? Un monologo che mette in scena il dilemma della comicità dall’alba dei tempi: trasmettere un pensiero critico fino a mettere a repentaglio la vita dell’autore stesso oppure adattarsi al pensiero “dominante” qualunque esso sia e sopravvivere? Una riflessione sul passato che trova, come spesso accade, delle inquietanti risonanze con la contemporaneità. Partendo dall'esperienza dell'autore, Xhuliano Dule, comico che si esibisce in Italia e all'estero, "L'ultimo spettacolo di Werner Finck" coniuga l'impianto del monologo della stand up comedy più graffiante al teatro di narrazione. La messa in scena è essenziale per lasciare spazio all'interpretazione, alla ricerca di una connessione col pubblico; gli spettatori, nel corso dello spettacolo, diventano uditorio attivo, testimoni partecipi dello show di un comico che, in fondo, voleva solo fare bene il suo lavoro.

Altri crediti: Antony Cerutti e Filomena Policella

Produzione: autoproduzione

File scaricabili:
Sinossi.Werner.Finck.pdf