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Basta Problemi. Commedia

Associazione Culturale TRIPEE
Regia: Daniele Gaggianesi
Drammaturgia: Renato Gabrielli
Attori: Stella Piccioni Daniele Gaggianesi Paolo Bufalino
Trailer: Link
Anno: 2022
Adatto a: per tutti


Generi: Prosa

Tags: commedia, magia, meraviglia, musica, rito

“Basta problemi” è prima di tutto una commedia, con tutto il suo antico valore di rito collettivo che purifica dalle miserie umane, dopo averle smascherate e irrise. In questi tempi bui ci siamo spesso domandati che senso possa avere il teatro e soprattutto il portare in scena un'opera "leggera". Siamo fermamente convinti che ogni operazione artistica, seppur leggera e gioiosa, possa essere un atto profondamente civile, una sana educazione alla bellezza, un allenamento per i muscoli dell'anima ad immaginare un mondo un poco più umano di questo.
Il testo di Renato Gabrielli, alla sua prima rappresentazione, irridendo la contemporanea necessità di nuovi riti, pratiche di meditazione e bisogno di guru carismatici, mette in scena una cerimonia esoterica di purificazione. Un manager “imbruttito” cinico, scettico e iperconnesso (Daniele Gaggianesi) si costringe, per qualche sua ragione, a cominciare questo cammino di "crescita personale". Alla sacerdotessa new-age (Stella Piccioni), che produce strani suoni vegetali, spetterà l’arduo compito di iniziarlo. Nell’ombra, il guru (Paolo Bufalino), personaggio muto ma fulcro del meccanismo comico, non parla, ma vende a caro prezzo le sue confortanti verità.
Fin qui tutto secondo farsa, ma dove scatta la magia? La magia del testo esplode quando il ridicolo si ribalta in sacro; quando nel pieno di questo rito di plastica, messo insieme con qualche massima sulla vita facilmente “ripostabile”, che la donna ripete come mantra, il manager protagonista avverte improvvisamente il canto della bellezza, la voce salvifica e rigenerante del femminile, da restarne frastornato; quando, in mezzo a una compagine di benestanti depressi, il venditore di “macchine rassodanti per lei e stimolanti per lui” compie un inaspettato viaggio negli inferi delle sue ferite, alla riscoperta dell’amore più puro. Il tempo si deforma, i fantasmi della sua vita diventano reali (chi è questa donna, forse è la sua donna? Forse "la Giada del terzo banco?"); lui, novello "Alice in wonderland" al maschile, in questo viaggio psichedelico torna bambino per uscirne nuovamente uomo.
Basta Problemi è un rito di passaggio dal torpore della vita contemporanea, anestetizzata dai fumi dei followers e dei likes, all’incanto per la vita stessa; dal cinismo metropolitano, alla libertà di cedere alla meraviglia.
Una parte fondamentale del testo, la parte magica, è giocata dal canto e dalla musica, quasi una pratica ipnotica che la donna compie sull’uomo. Gli inserti musicali sono realizzati dal vivo con Touch Me Playtronica, lo “scettro” della nostra vestale contemporanea: un dispositivo elettronico, collegato a un computer, in grado di generare dei segnali MIDI attraverso il contatto del corpo umano con altri oggetti conduttori (come altri corpi umani, o frutti, o bicchieri pieni d’acqua), segnali che il computer restituisce come suoni musicali, su cui Stella Piccioni intonerà i suoi canti, davanti a un pubblico di ipotetici adepti della setta.

Altri crediti: musiche originali Stella Piccioni
scene e disegno luci Gigi Mattiazzi
assistente alla regia Antonio Gargiulo

Produzione: Ass. Cult. TRIPEE

File scaricabili:
Biografie.cast.Basta.Problemi..Commedia.pdf

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L’Associazione Culturale TRIPEE viene fondata nel 2019 da Stella Piccioni e Daniele Gaggianesi. Tra le attività dell’associazione, oltre all’organizzazione di corsi e laboratori teatrali, segnaliamo la creazione dei seguenti lavori teatrali: “Ragazzini”, monologo con Stella Piccioni sulla guerra vista con gli occhi dei bambini, da Elsa Morante, Italo Calvino e Bertold Brecht; “Intermezzi d’amore e di vino” tratto dagli intermezzi comici di Carlo Goldoni; lo spettacolo di teatro canzone “Quand finìssen i semafor” di e con Daniele Gaggianesi, a partire dalle poesie della sua raccolta pubblicata da Arcipelago itaca; “Basta Problemi. Commedia” di Renato Gabrielli; “Una cosa che comincia” ciclo di letture teatralizzate di racconti di Dino Buzzati.Il nome TRIPEE. Prima degli allevamenti intensivi, nelle stalle, per mungere le mucche, era comodo usare uno sgabello basso, generalmente a tre piedi, in Lombardia chiamato “tripee”. La sera, probabilmente seduto su quello stesso sgabello, chi aveva una storia da raccontare, la raccontava, come poteva. Ad ascoltare, ai piedi di quel palco ancestrale, c’erano tutti: vecchi, giovani, bambini, detti anch’essi, per ironia della lingua lombarda, “tripee”, imbranati dondolanti, tontoloni che ancora non dominavano la postura eretta, ma con una propensione all’incanto, che tutti gli altri si sognavano. Da tutto questo arriva il nostro nome. Se poi servisse dell’altro, o se qualcuno confondesse lombardismi con anglismi, non ci dispiace comunque pensare che seduti o in piedi su questo magico treppiedi si possano fare viaggi imprevisti e intrepidi.
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