Ci sono una pugliese, una piemontese e due siciliane... e non è l’inizio di una barzelletta! Ci chiamiamo Federica, Lucrezia, Rosy e Diandra. Abbiamo frequentato la stessa accademia di recitazione a Roma, al termine della quale abbiamo deciso di fondare una compagnia: “Eracruna”. Una parola composta che racchiude la pietra Eraclea e la cruna di un ago. Cosa avranno mai in comune?Socrate affermava che fossero le Muse a far parlare i poeti, imprimendoli di una forza tale che permeava tutti gli artisti, concatenandoli in un’unica grande catena. Una forza ispiratrice che agisce come un magnete: una pietra Eraclea. Ogni artista diventa un anello reattivo, che viene attratto e si lascia attrarre. Ci piaceva pensare però di non essere semplici anelli, avevamo bisogno di una parte più incisiva, che potesse lasciare un segno...come la punta di un ago. Così il nostro anello si è trasformato in una cruna, un anello piccolissimo in cui si addentra il filo di un’arte viva, pronto a cucire storie sempre nuove.